A Napoli il poliziotto sgrida il vecchietto: “Via dalla panchina, torni a casa”
Siamo a Napoli, in via Scarlatti, passeggiata del quartiere collinare Vomero. Di fronte c'è una farmacia, passa una volante della Polizia di Stato e si ferma: c'è un anziano seduto sulla panchina. Non è per riposarsi, è per chiacchierare. Ma purtroppo in tempi di Coronavirus ciò non è consentito. L'agente, bardato con occhialoni e mascherina, chiede all'uomo di non attardarsi, ma l'anziano fa spallucce.
E così scatta il rimbrotto: il poliziotto alza la voce con chi evidentemente non vuole sentire: «Io sono lo Stato in questo momento e le dico che deve andare a casa!». L'uomo mostra che è lì con le buste e si è dunque mosso per valide ragioni. Ma l'agente non vuole sentir ragioni: «Lei era seduto sulla panchina, ora torni a casa». Sono gli effetti del decreto Coronavirus che limita gli spostamenti in caso di necessità. Sono molti – lo spiegano a Fanpage.it alcuni carabinieri operativi sulle Gazzelle in questi giorni – gli anziani che da quando è scattato il decreto Conte restano comunque in giro a chiacchierare. Più che scarsa informazione o allergia alle regole è semplicemente solitudine: un nemico che in giorni di ‘quarantena' forzata per molti vecchietti è insopportabile.