Decreto Rilancio, l’allarme di Confesercenti Campania: “Così fallirà la metà delle aziende”
Per ora c'è soltanto la bozza, ma il Decreto Rilancio, l'insieme delle misure del governo per rilanciare l'economia italiana, messa in ginocchio dall'emergenza Coronavirus, sta per essere approvato. In merito al decreto, però, perplessità sono state sollevate da Confesercenti Campania che, in linea con quanto espresso da Confesercenti Nazionale, si dice preoccupata per il contenuto: infatti, il Decreto Rilancio non terrebbe conto in maniera sufficientemente adeguata del settore del turismo, uno dei più colpiti dalla crisi economica, mettendo così a rischio le aziende campane. Secondo Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, il decreto avrebbe "dimenticato il turismo, così più del 50% delle imprese campane fallirà o finirà nelle mani sbagliate". Schiavo prosegue: "Si ponga rimedio in extremis ad un decreto che amplifica la burocrazia e riduce il sostegno alle imprese. La nostra economia è in ginocchio, servono aiuti diversi e concreti".
"La Campania è una delle regioni che maggiormente ha la necessità di avere risposte certe e concrete – prosegue il presidente Schiavo – l’economia del nostro territorio è in ginocchio. Non possiamo continuare a tenere bloccate le attività, sia il Governo nazionale che quello regionale devono comprendere che tutta l’economia della Campania in questo momento deve essere considerata come una start up perché tutti ripartono da zero, non potendo nessuno partire con un vantaggio di fatturato, di nome o di know-how consolidato nel tempo. Il distanziamento sociale obbliga le imprese a dover ripartire con una perdita del 70%. Senza un sostegno reale e concreto dei governi, il rischio è che più del 50% delle imprese campane non apriranno più, mettendo in vendita le loro attività, con la terribile conseguenza di trovarci dentro la nostra economia sistemi inquinati e inquinanti che non farebbero altro che ‘sporcare' ulteriormente l’economia in Campania e al Sud".