Denunciata falsa ginecologa cinese a Napoli, aveva anche il farmaco illegale per l’aborto
Curava di tutto: infezioni, disturbi e poteva perfino indurre il parto con un farmaco illegale. I carabinieri a Napoli hanno denunciato per esercizio abusivo di una professione, allestimento abusivo di laboratorio medico chirurgico e importazione illecita di medicinali da paesi extraeuropei una donna cinese 35enne, residente a Napoli e incensurata. La donna gestiva un ambulatorio medico abusivo e specializzato in vari interventi di ginecologia. La scoperta durante controlli in zona. La donne aveva approntato nel suo appartamento lo studio medico specialistico da diversi mesi, con clientela cinese, formulando diagnosi, prescrivendo visite specialistiche e iter terapeutico e vendendo i farmaci necessari per le cure. All'arrivo dei militari dell'Arma, una paziente attendeva di sottoporsi ad una visita. Trovata anche documentazione contabile, analisi cliniche, fotocopie di documenti d'identità intestati a diversi connazionali della falsa ginecologa e 4.492 euro in denaro contante, tutto nascosto in una intercapedine tra due mura.
Sequestrati ferri e farmaci illegali
Tra i farmaci sequestrati, molti dei quali prodotti in Cina, alcune confezioni di medicine cinesi contenenti un componente chimico vietato in Italia e idoneo anche a indurre l'aborto entro i primi due mesi di gestazione. Alcuni ferri per uso chirurgico e 2 apparati per ecografia con 5 litri di gel ecografico. Sequestrati anche una macchina per aerosol, un bisturi elettrico, uno sterilizzatore ad ultrasuoni, un misuratore di pressione, una pompa medica a pedale, 7 pinze chirurgiche, 13 sistemi contraccettivi modello spirale, un kit completo di ferri chirurgici per effettuare aborti, un artigianale lettino ginecologico. E sono 35 chili i farmaci italiani di varie tipologie, tra cui antibiotici per infezioni uro-genitali femminili, la cui provenienza è in fase accertamento; e 46 chili quelli cinesi 18 chili di soluzione salina, 76 chili di bottiglie per flebo.