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Avellino, detenuto si dà fuoco nel carcere di Ariano Irpino, è gravissimo

Un giovane di 24 anni, napoletano, detenuto nel carcere di Ariano Irpino (Avellino) si è dato fuoco nella sua cella. Ha riportato ustioni di terzo e quarto grado a testa, nuca, spalle e braccia. È stato trasferito all’ospedale locale, dove c’è stata tensione coi familiari, e poi in elicottero al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli, è gravissimo.
A cura di Nico Falco
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Un giovane di 24 anni, napoletano, si è dato fuoco all'interno del carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Ora si trova ricoverato al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli, le sue condizioni sono molto gravi: ha riportato ustioni profonde in gran parte del corpo. Le fiamme hanno devastato anche gran parte della cella. Mentre erano in corso le prime cure, momenti di tensione ci sono stati nell'ospedale locale, dove nel frattempo sono arrivati anche dei familiari del giovane.

Il ragazzo, stando a quanto sinora ricostruito, ha appiccato il rogo nella giornata di oggi, 2 agosto, non è ancora chiaro se abbia usato del liquido infiammabile o del materiale che aveva in cella. È stato soccorso subito dopo, quando i sorveglianti e gli altri detenuti si sono accorti del fumo che usciva dalla cella. Sono riusciti a spegnere le fiamme, ma il giovane è subito apparso in gravi condizioni. È stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Ariano Irpino, dove nel frattempo sono arrivati anche i familiari da Napoli; è cominciato un battibecco con tono acceso coi sanitari e con gli agenti della Polizia Penitenziaria, sul posto è stata fatta intervenire anche una volante della Polizia di Stato.

Per le gravi ferite riportate nell'incendio si è reso necessario il trasferimento in una struttura specialistica; il 24enne è stato così trasferito in eliambulanza nel Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli, dove sono state riscontrate ustioni di terzo e quarto grado alla testa, alla nuca, alle spalle e agli arti superiori. Accertamenti sono in corso per capire le motivazioni alla base del gesto; a quanto sembra non si sarebbe trattato di un incidente ma di un atto intenzionale.

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