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“Deve essere dimessa”: dottoressa aggredita dai parenti di una donna al San Giovanni Bosco

Un’altra aggressione, verbale per fortuna, è avvenuta ai danni del personale sanitario, questa all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Una psichiatra del nosocomio napoletano è stata minacciata di morte dai famigliari di una paziente che hanno fatto irruzione, pretendendo che venisse dimessa.
A cura di Valerio Papadia
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Una dottoressa è stata aggredita, per fortuna soltanto verbalmente, dai famigliari di una paziente: è accaduto nella giornata di ieri, mercoledì 8 luglio, all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Una psichiatra del nosocomio della Doganella è stata minacciata di morte dai parenti di una donna che, affetta da disturbi psichici, era stata sottoposta a Trattamento Sanitario Obbligatorio.

"Ieri (8 luglio) viene ricoverata questa donna che udiva delle voci che le ordinavano di buttarsi giù, in questi casi non è necessario il permesso dei familiari ma c’è il ricovero coatto. Ad un certo punto arrivano prima il marito e poi altri familiari della donna che dopo aver scavalcato i cancelli giungono all’esterno del mio reparto e cominciato ad urlare, inveire a minacciarmi di morte e battere violentemente sui vetri, tant’è che ho dovuto allontanarmi dalla finestra mentre stava compilando la cartella clinica, ho avuto timore che potessero mandare in frantumi le vetrate. Tutto questo è assurdo, anche perché se avessi rilasciato la paziente e lei avesse poi commesso un gesto inconsulto la responsabilità sarebbe stata fatta poi ricadere su di me. La cosa assurda è che la vigilanza si è rifiutata di intervenire ed i carabinieri sono venuti solo dopo molte insistenze" ha raccontato al psichiatra aggredita.

Sulla vicenda si è espresso anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha dichiarato: "Innanzitutto vogliamo esprimere la nostra solidarietà ala psichiatra e tutto il personale sanitario, che ogni giorno svolge il proprio lavoro nonostante le enormi difficoltà. È una faccenda molto grave, bisogna intervenire urgentissimamente e fermare questi individui, chiediamo alle forze dell’ordine di individuare chi ha fatto irruzione nell’ospedale e di denunciarli e renderli inoffensivi, bisogna tutelare l’incolumità della dottoressa, che ha semplicemente svolto il proprio lavoro, non c’è un minuto da perdere. Abbiamo richiesto con una nota alla Questura che al San Giovanni Bosco, così come in tutte le strutture ospedaliere, sia previsto un presidio fisso di forze del ordine. E’ tempo che si faccia questo passo, bisogna assolutamente garantire la sicurezza del personale medico e dei cittadini, proteggendoli dalla follia dei delinquenti".

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