Difende compagne dai bulli: massacrato di botte giovane campione di canottaggio
È l'astro nascente del canottaggio napoletano: Luciano D’Agostino, 16 anni il prossimo maggio, campione italiano nella categoria ragazzi è la vittima di un violento episodio di bullismo. Il giovanissimo campione – come racconta la Gazzetta dello Sport- è intervenuto in difesa di alcune compagne, affrontando un gruppo di bulli. In dieci lo hanno pestato selvaggiamente per aver osato difendere le ragazze. L'episodio è avvenuto a Napoli, in piazza, Monteoliveto, a pochi passi da piazza del Gesù, cuore della movida napoletana del centro storico.
Passando in piazza Luciano ha notato alcune compagne di studi del liceo classico Vittorio Emanuele. Accortosi che le ragazze erano in difficoltà, non ha esitato a intervenire ma ha avuto la peggio di fronte al branco. I bulli lo hanno gettato a terra e massacrato di botte. Il ragazzo è stato soccorso in ospedale dove i medici lo hanno curato per ferite guaribili in 25 giorni e una frattura al setto nasale. "Contiamo di rivederlo presto ad allenarsi – si augura Peppe Manna, nome storico della Canottieri Napoli, dove Luciano si è formato – Qui non si tratta di criminalità, ma è la dimostrazione del profondo disagio giovanile. Luciano è l’esempio di come lo sport sappia insegnare valori fondamentali, anche quando non si è al carrello di un otto. A neanche 16 anni, non s’è voltato dall’altra parte. Siamo orgogliosi di lui".