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Dipendente del termovalorizzatore di Acerra ruba i metalli dall’impianto per rivenderli

Un operaio del termovalorizzatore di Acerra, nel Napoletano, è stato denunciato per furto aggravato. I carabinieri lo hanno sorpreso con 17 chili di metalli, che l’uomo aveva rubato al termine del turno di notte nell’impianto.
A cura di Francesco Loiacono
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I metalli rubati
I metalli rubati

Un dipendente "infedele" è stato denunciato dai carabinieri forestali ad Acerra, nel Napoletano. L'uomo, un 50enne che lavora per la ditta responsabile del funzionamento del termovalorizzatore di Acerra, è stato fermato sulla sua auto dai carabinieri proprio nei pressi dell'impianto, in località Pantano. A insospettire i militari dell'Arma è stato il fatto che l'uomo alla guida avesse rallentato dopo aver visto i carabinieri, probabilmente pronto a cambiare strada per eludere i controlli. Un comportamento sospetto che ha naturalmente incuriosito i carabinieri. In effetti il 50enne aveva qualcosa da nascondere: quando i militari lo hanno fermato e hanno ispezionato l'auto, all'interno vi hanno trovato una busta contenente circa 17 chili di metalli, in particolare rame e ottone.

L'uomo non ha saputo fornire spiegazioni per la presenza dei metalli, ma un veloce accertamento da parte dei carabinieri è bastato per risolvere l'arcano: il 50enne, che aveva appena finito il proprio turno di notte al termovalorizzatore, aveva rubato il rame e l'ottone proprio all'interno dell'impianto. Il responsabile del termovalorizzatore, chiamato sul posto dai militari dell'Arma, ha riconosciuto i metalli come quelli estratti dalla massa destinata al ciclo di lavorazione dell'impianto. Il rame e l'ottone rubati sono stati restituiti al legittimo proprietario: se fossero stati rivenduti per essere fusi avrebbero fruttato un bottino esiguo, pari a circa 100 euro. Per l'operaio "infedele" è invece scattata una denuncia per furto aggravato.

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