Domenico Diele condannato a 7 anni e 8 mesi: ecco le motivazioni
A due settimane dalla sentenza sono state depositate e rese note le motivazioni della condanna a 7 anni e 8 mesi di reclusione all'attore romano Domenico Diele, protagonista di fiction di successo come "1992", che un anno fa, la notte del 24 giugno del 2017, mentre era alla guida della sua automobile a Montecorvino Pugliano, nella provincia di Salerno, investì e uccise la 48enne Ilaria Dilillo, che viaggiava a bordo del suo scooter. Diele, quella notte, mentre era di ritorno a Roma da un matrimonio in Basilicata, si è messo al volante nonostante avesse assunto hashish e gli fosse stata ritirata la patente. L'uso di droga, secondo il gup del Tribunale di Salerno Piero Indinnimeo, avrebbe rallentato i riflessi dell'attore, che oltretutto viaggiava a quasi 160 chilometri orari, a fronte del limite di velocità di 130.
Un comportamento "imprudente" e "negligente" quello di Diele secondo il giudice, aggravato dal fatto che, nei terribili istanti che hanno preceduto l'incidente, l'attore non avrebbe fatto niente per evitare l'impatto tra la sua automobile e lo scooter sul quale viaggiava Ilaria Dilillo: la prima frenata, secondo l'analisi sulla scatola nera dell'Audi A3 di Diele, sarebbe infatti avvenuto dopo l'incidente, quando ormai era troppo tardi. L'assunzione di droga da parte del 33enne, dunque, ha giocato un ruolo fondamentale nella dinamica dell'incidente, nonostante l'attore, che pure subito dopo l'accaduto aveva ammesso la sua dipendenza dall'eroina, abbia sempre sostenuto che la droga non c'entrasse niente con l'incidente.
