Domenico Diele torna in libertà il giorno di Natale. I parenti di Ilaria: “Siamo senza parole”
Domenico Diele torna in libertà. Gli estremi della custodia cautelare sono caduti e Piero Indinnimeo, gup del Tribunale di Salerno, ha respinto la richiesta dell'accusa rappresentata dal pm Elene Cosentino di sottoporre l'attore (finora detenuto agli arresti domiciliari) a nuove misure cautelari, con la disposizione dell'obbligo di dimora e l'obbligo quotidiano di firma presso la polizia giudiziaria.
Domenico Diele accusato di omicidio stradale aggravato
Così Diele dal 25 dicembre potrà tornare a passeggiare per le strade, lasciando la casa della nonna a Roma, dove ha trascorso la sua detenzione domiciliare con braccialetto elettronico. Libero in attesa del processo che lo vedo come imputato per l'accusa di omicidio stradale aggravato. "Senza parole" si dicono, per bocca del loro legale Michele Todesco, i familiari di Ilaria Dilillo, la 48enne travolta e uccisa da Diele mentre era alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e nonostante la patente gli fosse stata sospesa (proprio per l'uso di stupefacenti). Dal carcere Diele ha ammesso la propria dipendenza dall'eroina, asserendo però come questa non c'entri nulla con l'incidente e di essere stato lucido al momento dell'impatto.
Alla guida sotto l'effetto di stupefacenti
L'incidente risale al 23 giugno scorso. Domenico Diele – noto per la sia partecipazione alla serie 1993 e a produzioni cinematografiche come ACAB e Mia Madre – si trovava alla guida della sua vettura sulla Salerno – Reggio Calabria, quando allo svincolo di Montecorvino Pugliano ha investito e ucciso Ilaria, che viaggiava in sella al suo scooter e stava tornando a casa. Nulla da fare per la donna, rimasta uccisa sul colpo. L'attore era impegnato nelle riprese del film ‘Una vita spericolata' per la regia di Marco Ponti, ed era diretto al matrimonio della cugina.