Torre Annunziata, nei guai Don Gallo: ha riesumato il cadavere della madre e lo venera in casa
Che la religione cattolica preveda il culto delle reliquie, ovvero di ossa e cranio o parti di esse, è cosa nota da sempre. Esiste anche un culto di resti mortali di persone non ritenute ‘sante', si pensi alle ‘anime pezzentelle' degli ossari come il Cimitero delle Fontanelle al Rione Sanità. Ma si tratta di vicende che hanno decenni, in alcuni casi secoli di storia. Quella che invece riguarda il popoloso comune di Torre Annunziata e l'amato parroco della chiesa di Sant'Alfonso de' Liguori, don Franco Gallo, ha dell'incredibile proprio perché riguarda cose avvenute in questi anni e non si sa nemmeno come.
Raccontata da Dario Sautto sul Mattino, la storia è la seguente: don Franco è al momento indagato dalla Procura oplontina per vilipendio di cadavere e altri reati di carattere amministrativo. Il motivo? Ha riesumato, senza alcuna autorizzazione, il cadavere della madre. E l'ha glorificata sistemando una teca tra la chiesa e la canonica, quindi la parte usata come abitazione, come per una santa o una beata. Il corpo della donna non era assolutamente idoneo alla dissepoltura, era ancora in quello stato cadaverico definito di mummificazione, un fenomeno trasformativo che avviene quando un corpo viene interrato in un luogo freddo e secco.
Come sia stato possibile riesumare un corpo così e soprattutto come è venuta alla luce la vicenda? Sul disseppellimento sta indagando la procura, poiché quando il sacerdote si è presentato per chiederlo non gli sarebbero state chiesti gli incartamenti necessari. Su come sia venuta alla luce, incredibilmente è stato lo stesso prete, per nulla preoccupato da come la storia potesse sembrare strana, a raccontarla agli agenti del commissariato di Torre Annunziata. È avvenuto in maniera casuale, quando i poliziotti si sono presentati per sistemazioni su un detenuto. In quella occasione il prete ha fatto vedere come aveva sistemato la madre nella teca e gli agenti hanno iniziato ad indagare. La salma della donna è stata di nuovo tumulata nel cimitero torrese. Ora don Franco, indagato, rischia addirittura di essere sospeso dal sacerdozio.