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Donare un libro ai bambini malati: l’iniziativa dell’ospedale Santobono per Natale

Una bella iniziativa, in occasione delle festività natalizie, quella che arriva dall’ospedale Santobono di Napoli, nosocomio specializzato in Pediatria. Chiunque volesse, può donare un libro ai piccoli pazienti ricoverati in ospedale, per aiutarli a trascorrere un Natale più sereno e spensierato.
A cura di Valerio Papadia
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L'ospedale Santobono di Napoli
L'ospedale Santobono di Napoli

NAPOLI – Continuano le iniziative solidali, in città, in vista del Natale e delle festività ad esso collegate. Lodevole il progetto dell'ospedale Santobono, nosocomio specializzato in Pediatria, che ha invitato chiunque volesse a donare un libro per i piccoli pazienti ricoverati che si troveranno a trascorrere il Natale in un letto d'ospedale, lontani dalle proprie case e, magari, anche dai loro affetti. È possibile inviare i libri al Reparto Pediatria 1 dell'ospedale Santobono, padiglione Santobono, 4° piano, via Mario Fiore 6, 80129. I libri spediti vanno indirizzati alla Caposala Stefania Bellissimo. Sul pacchetto contenente il libro si può specificare il bambino al quale è destinato e il mittente, inserendo nel plico magari anche un libro destinato alle mamme che assistono i piccoli pazienti.

A rendere nota la bella iniziativa, su Facebook, è Paolo Siani – fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985 – ex primario in pensione proprio del reparto di Pediatria del Santobono. Trascorrere il Natale in ospedale è un'esperienza molto triste. I fratellini e le sorelline a casa con il papà, e i familiari e i bambini ammalati con le mamme in ospedale.
Vogliamo rendere un pò meno triste questi giorni a chi è ammalato ed è costretto a trascorrere i giorni di festa in ospedale. Per questo abbiamo pensato di regalare un libro nuovo, bello, alle mamme e ai bambini ricoverati in Pediatria 1 all’ospedale Santobono di Napoli. Quando si legge un libro e ci immerge in una storia, si dimenticano per qualche ora i problemi e le difficoltà, si trova un pò di pace e le tensioni della malattia e del ricovero si abbassano" scrive Siani.

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