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Donate le cornee di Marta Naddei, la giovane giornalista di Salerno morta in un incidente

Si svolgeranno oggi, 29 dicembre, i funerali di Marta Naddei, la giornalista salernitana di 33 anni morta in un incidente stradale in scooter in viale Marconi, a Salerno. La famiglia ha deciso di donare le cornee. Oggi la prima pagina di “Le Cronache”, uno dei giornali con cui collaborava, è dedicata al ricordo dei colleghi.
A cura di Nico Falco
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Si terranno oggi, 29 dicembre, i funerali di Marta Naddei, la giornalista salernitana di 33 anni morta nella notte di ieri in un grave incidente in scooter in via Marconi, a Salerno; la cerimonia è fissata per le ore 13 nella chiesa di Santa Margherita a Pastena. La famiglia ha deciso di donare le cornee. La scomparsa di Marta ha gettato nello sconforto chi la conosceva e il mondo del giornalismo campano, dove era molto apprezzata per il suo carattere e la sua professionalità. Addetto stampa dell'Alma Salerno Calcio a 5, collaborava con i giornali "Le Cronache" e "L'Ora di Cronache", di cui era anche tra i fondatori. Con il collega Andrea Pellegrino ha scritto il libro "Il sistema Salerno – La cupola del potere tra politica e imprenditoria".

L'incidente mortale in scooter in via Marconi

L'incidente è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino, il 28 dicembre. La dinamica non è ancora del tutto chiarita, ma la giovane giornalista avrebbe perso il controllo del suo scooter finendo rovinosamente sull'asfalto. Nonostante gli immediati soccorsi da parte di alcuni automobilisti, e l'arrivo di un'ambulanza dell'Humanitas e poi di un'unità di rianimazione del Saut del 118, la 33enne non ce l'ha fatta: è deceduta dopo qualche ora nel reparto di Rianimazione del San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno.

Il ricordo dei colleghi di Marta Naddei

Proprio col ricordo di Andrea Pellegrino si apre l'edizione di oggi di Le Cronache, che in prima pagina pubblica una fotografia della giornalista e l'enorme scritta "Ciao Marta".

"La mezza luna ed una sola stella. Luminosa, grande. Una luce in una giornata di buio totale. Una stella che ha accompagnato il mio tragitto dall’ospedale fino alla mia postazione in redazione – scrive Pellegrino – Eri lì, già ad indicarmi la strada, questa nuova strada terrena senza di te. Sono qui, seduto alla mia scrivania, come avresti voluto tu. A scrivere. Stavolta per te, onorando questo mestiere che per te era una ragione di vita. È il pezzo più complicato della mia vita ma quella stella mi ha dato quel briciolo di forza per onorarti e per dirti grazie.

Grazie, anche per l’ultimo gesto: le tue cornee continueranno a vivere, proprio quelle cornee che creano a me tante difficoltà. Hai accudito la mia vista ora dopo ora, sgridandomi e salvaguardandomi. Sono certo che sarai ancora qui, vegliandomi dall’alto dei cieli, indicandomi quotidianamente la strada da seguire. Del tuo impegno e della tua passione civile è piena questa città, questa provincia e questa regione.

Il tuo sogno coreano che univi con il sogno più grande: il giornalismo. La tua creatura “L’Ora di Cronache”, curata nei minimi particolari in ogni edizione. Un punto di riferimento per una squadra di ragazze e ragazzi che vedevano in te un esempio da seguire. Sarà difficile, molto. Sarà triste, sarà vuoto. Ma tu guidami sempre e semmai sgridami ancora. Ciao Marta!".

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