Donna muore dopo un intervento alla tiroide: 22 avvisi di garanzia
Ancora un caso di malasanità. Sono 22 i destinatari di avvisi di garanzia nel caso della morte di Carmela Santoli, la 64enne di Frigento (Avellino) deceduta dopo un intervento alla tiroide. Le indagini sono scattate dopo l'esposto presentato dalla figlia della donna, decisa a chiarire le circostanze di quella morte inaspettata in seguito ad un normale intervento di tiroidectomia per gozzo colloido–cistico. Un intervento di routine, i cui rischi – contenuti – sono quelli del caso e che difficilmente comporta complicanze gravi.
L'intervento risale allo scorso 17 giugno, quando la 64enne è stata ricoverata in un Ospedale dell'Avellinese. Al risveglio la donna era cosciente, ma presentava evidenti difficoltà respiratorie. Problemi che i medici non esitarono a classificare come normali conseguenze dell'operazione:uno spasmo tracheale, tutto in regola. In poche ore la situazione precipita e la paziente entra in coma. Viene immediatamente trasportata in una struttura sanitaria casertana dove i medici le diagnosticano un edema cerebrale. Il 26 giugno il decesso.
Una morte fulminea, avvenuta nel giro di poche ore che non poteva che destare preoccupazioni e dubbi nei familiari. Attraverso il suo legale quindi la figlia della 64enne di Ariano ha presentato un esposto al il Commissariato di Ariano Irpino (Avellino) per denunciare l'accaduto. Chiesto dalla famiglia anche il sequestro della cartella clinica, fondamentale per ricostruire l'iter terapeutico a cui è stata sottoposta la donna prima e dopo l'intervento. È stato dopo la denuncia della famiglia e sulla base degli elementi acquisti che la Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha disposto l’autopsia sul corpo della paziente e ha proceduto alla notifica di ventidue avvisi di garanzia a carico di altrettante persone coinvolte nel caso.