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Donna trovata morta a Ravello, arrestata la proprietaria della casa in cui viveva

La cinquantacinquenne, ora in stato di fermo, è accusata di aver strangolato la vittima e di aver successivamente occultato il suo cadavere in una cassapanca. Secondo l’ipotesi degli inquirenti l’omicidio sarebbe avvenuto nel corso di un litigio tra le due.
A cura di Angela Marino
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Il delitto consumatosi a Ravello, in provincia di Salerno, in cui ha perso la vita una cinquantenne ha già un presunto colpevole. È stata arrestata dai Carabinieri, Vincenza Dipino, di 55 anni residente a Ravello (Salerno). La donna, proprietaria della casa in cui abitava la vittima Patrizia Attruia, 48 anni, originaria di Castellammare di Stabia (Napoli) è accusata di averla strangolata e uccisa all'interno dell'appartamento di via San Cosma.

Il movente, secondo l'ipotesi degli inquirenti, sarebbe passionale. Sembra infatti che la Attruia, accusasse la Dipina di essere eccessivamente premurosa con il suo compagno, Giuseppe Lima, 50 anni, di Ravello, suo convivente da anni. Ieri,le due donne avrebbero avuto un litigio acceso durante il quale la Dipino avrebbe perso il controllo satrangolando la sua affittuaria. La cinquantacinquenne avrebbe poi nascosto il cadavere in una cassapanca. La donna è stata poi sottoposta a fermo dai Carabinieri per le ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale e occultamento di cadavere. La vittima, residente a Scafati, si era trasferita da qualche anno nel comune della Costiera Amalfitana dove era stata accolta insieme al convivente, per problemi economici, nello stabile in via San Cosma (dov'è stato trovato il corpo). La Dipino, rimasta sola dopo la morte della madre adottiva, aveva quindi deciso di ospitare i due che, prima di allora, vivevano in un alloggio di fortuna. La Attruia svolgeva lavori saltuari, mentre il compagno lavora come agricoltore o giardiniere per le ville e i poderi della zona.

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