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Dopo la vicenda De Magistris troppi avvoltoi su Napoli

La sospensione del sindaco cade in una delle fasi più critiche per la nostra città: Napoli oggi è una enorme polveriera sociale. De Magistris ha grandi responsabilità politiche, ma questo non può favorire il ritorno di forze reazionarie.
A cura di Franco Maranta
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Pubblichiamo un intervento di Franco Maranta, portavoce del Forum «Diritti per la salute», già consigliere regionale della Campania.
La sospensione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris interviene in una fase molto critica della vita politica ed economico sociale della città. Vi sono opere nevralgiche, quali la metropolitana, l'assetto urbanistico produttivo e residenziale ad est e ovest che richiedono una guida programmata e capace, una iniziativa di governo autorevole nelle sedi nazionali e internazionali. La raccolta differenziata, le politiche per il lavoro e la sanità pubblica, la qualificazione delle aree e dei temi educativi e del recupero sociale e urbano conoscono un lento degrado della politica amministrativa. Napoli è una enorme polveriera sociale e non mancano i segni di tensione, che possono esplodere in modo ingovernabile se non raccolti e guidati.

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L'insopportabile accumulo di disoccupazione e povertà richiede un governo comunale che sia in grado di contrattare sul piano nazionale ed europeo, con le grandi aziende pubbliche e private, nei servizi e nell'industria, nella produzione della cultura, investimenti e realizzazioni immediate. La ventilata ipotesi del commissariamento aprirebbe una fase di implosione dei problemi e un'ulteriore caduta della democrazia politica. De Magistris ha grandi responsabilità politiche e più d'una incapacità amministrativa per le condizioni deplorevoli in cui sono le strutture urbane e sociali della città, i rapporti politici e le sedi della partecipazione popolare. Risponderà, com'è ovvio delle proprie azioni oggetto delle indagini giudiziarie nelle sedi appropriate, ma non si può cogliere l'occasione delle difficoltà personali e giuridiche del Sindaco per favorire un rigurgito delle forze reazionarie e moderate, che porrebbe una pietra tombale su tutte le rivendicazioni sociali e civile che i movimenti di lotta, le aggregazioni politiche e dei diritti hanno avanzato con radicati e forti conflitti.

Quel che occorre oggi è che un vasto schieramento sociale e politico della sinistra politica e sociale, di quella rappresentata in consiglio e di quella combatte nelle vie della città, apra un'immediata discussione sulle priorità programmatiche e risponda all'attacco della destra con una nuova compagine amministrativa, che dia autonomia e un nuovo assetto al governo comunale, in modo da fermare la macchina del commissariamento, offrire alla città e al paese una guida autorevole e superare democraticamente la fase di sospensione del Sindaco.

Il sindaco De Magistris deve rientrare nelle sue funzioni per provare ad aprire un confronto. Augurandoci che riesca a superare la sua "ipertrofia" e solo dopo la sua ricollocazione puo avvenire in modo libero un eventuale ipotesi di riandare al voto. In questo momento chi pensa a operazioni trasversali (qualsiasi siano giudizi sul suo operato) ha il volto degli avvoltoi

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