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Dottoressa del 118 aggredita dai famigliari di due feriti: l’episodio a Napoli

Due equipaggi del 118 sono stati aggrediti ieri sera a Napoli. A denunciare l’episodio l’associazione “Nessuno ticchi Ippocrate”. Ad aggredire medici e infermieri del 118, in particolare una dottoressa, sarebbero stati i parenti di una giovane coppia caduta col motorino in piazza VII settembre, vicino a piazza del Gesù. L’aggressione è proseguita anche al pronto soccorso del Cardarelli.
A cura di Francesco Loiacono
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Aggredita dai famigliari delle persone che stava soccorrendo. Sembra incredibile quanto avvenuto ieri sera a Napoli in piazza VII Settembre, nei pressi di piazza del Gesù. Una dottoressa del 118 è stata presa a schiaffi e pugni da una decina di persone. Secondo quanto riporta l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", che ha riferito la notizia, gli aggressori sarebbero i famigliari di una giovane coppia che era caduta da un motorino e che la dottoressa, a capo dell'equipaggio Ponticelli del 118, stava soccorrendo. L'aggressione si sarebbe poi estesa anche all'altro equipaggio intervenuto, dell'ospedale Loreto. Non è chiaro il motivo dell'aggressione: secondo quanto riferito dall'associazione i famigliari si sarebbero lamentati per un presunto ritardo nell'arrivo dei soccorsi, una tesi respinta dall'associazione, secondo cui l'unità mobile più lontana avrebbe impiegato 20 minuti per raggiungere il luogo dell'incidente.

L'aggressione è proseguita al Cardarelli

L'aggressione, con "calci dietro la schiena, sputi, spintoni, pugni e schiaffi diretti indistintamente a medici ed infermieri", secondo quanto riferito dall'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate", sarebbe proseguita anche all'interno del pronto soccorso del Cardarelli: i famigliari dei due giovani feriti avrebbero infatti seguito con auto proprie le ambulanze. Si tratta della diciannovesima aggressione a medici e infermieri del 2018, secondo quanto riferisce l'associazione. Giuseppe Galano, responsabile della centrale operativa del 118 e responsabile regionale del sindacato anestesisti rianimatori, ha voluto esprimere "solidarietà e vicinanza agli equipaggi delle Postazioni di Ponticelli e del Loreto che stanotte sono stati aggrediti e oggetto per l'ennesima volta di minacce e violenze inaudite, con l'aggravante di non aver avuto nessuna protezione dalla Polizia che era presente sul luogo dell'evento, ma che avrebbe quasi giustificato la ferocia degli astanti per un presunto ritardo". "Penso che il tristissimo episodio – ha proseguito Galano – è da attribuire all'inaccettabile carenza di risorse umane e di mezzi, che condizionano il nostro onerosissimo lavoro e ci rende vittime di un sistema che non regge più la richiesta di salute, le disattenzioni al 118 non sono più accettabili e se perpetrate porteranno da parte del personale ad una resa e all'abbandono, risultando una perdita incolmabile di esperienze e competenze di chi ogni giorno con abnegazione, sacrificio e attaccamento al lavoro compie ordinari "miracoli" di assistenza all'utenza".

Galano ha definito "eroici" i medici e infermieri del 118 aggrediti. Nonostante lo choc e i traumi, infatti, nessuno di loro si è fatto refertare, proseguendo il loro lavoro di assistenza ai feriti. Per la cronaca, sia i due giovani caduti in scooter sia un uomo successivamente soccorso per un infarto devono ringraziare l'operato degli "eroi" del 118: grazie al loro intervento si sono infatti tutti salvati.

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