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Due alberi di Natale in Galleria Umberto sono troppi, pericolosi e inutili

L’orrendo albero di plastica e luci colorate del Comune e l’insicuro abete naturale voluto da un potente commerciante sono a pochi metri di distanza l’uno dall’altro in Galleria Umberto I. Forse è il caso che Palazzo San Giacomo verifichi la necessità di due alberi in uno spazio monumentale vincolato e i livelli di sicurezza delle due strutture, una delle quali è ogni anno soggetta a vandalismo.
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ALBERO-GALLERIA-NATALE-.2016

Perché ci sono due alberi di Natale nella Galleria Umberto I? Ce n'è uno, piazzato al centro della struttura ottocentesca, fatto di plastica e ferro, spoglio, spento (le lampadine si accendono di notte? Mai viste) e brutto da far paura, collocato su una piattaforma malamente addobbata. E c'è poi l'altro, l'abete naturale collocato nella struttura monumentale dai titolari di un noto negozio d'abbigliamento della Galleria, che ogni anno si fa pubblicità con quest'iniziativa.

Giocando sulla partecipazione delle persone che attaccano sui rami le loro ‘letterine di Natale', l'abete ogni anno carico è di messaggi e ogni anno puntualmente viene tirato giù dai vandali. Ed è qui il problema: perché chi si prende l'onere di mettere l'albero non si incarica anche di una vigilanza attiva? La ‘spontanea iniziativa' del potente commerciante della Galleria dev'essere accompagnata anche da un piano che garantisca il livello di sicurezza previsto dalle leggi. L'albero è su una brutta pedana di legno e non è recintato. È corretto in base ad ogni norma? Qualcuno ha verificato?

E poi: il Comune consente che vi siano due alberi di Natale in una struttura monumentale? A chi giova? Sono ridondanti, tolgono spazio e bellezza a una struttura che da anni patisce un abbandono vergognoso. Forse occorre fare un ragionamento. Napoli – lo sanno in pochi vista la sua scarsa attività amministrativa   – ha un assessore a Urbanistica e Spazio pubblico urbano, si chiama Carmine Piscopo. Chissà che ne pensa.

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