Duplice omicidio di camorra a Miano: uccisi zio e nipote della famiglia Nappello
A Napoli riesplode in maniera eclatante l'emergenza camorra. Questo pomeriggio, alla luce del giorno, tra decine di persone, si è consumato un duplice omicidio a Miano, rione alla periferia Nord del capoluogo. Due persone, zio e nipote, sono stati uccisi a colpi di pistola nei pressi di piazza Regina Elena, in vico Valente. Per caso entrambe le vittime si chiamavano Carlo Nappello e avevano 45 e 23 anni. Secondo le prime informazioni i due si trovavano a bordo di uno scooter, quando sono stati raggiunti da almeno venti colpi di pistola. L'episodio è accaduto attorno alle 15.30. A sparare sono stati più killer, che poi hanno fatto perdere le proprie tracce. Il duplice omicidio è di matrice camorristica: le due vittime sono all'omonimo gruppo criminale, vicino al clan Lo Russo, i cosiddetti ‘Capitoni', in guerra coi clan del Rione Sanità. In questo caso i due elementi di spicco del gruppo camorristico dei Nappello, bersaglio di almeno venti colpi di pistola, sarebbero stati uccisi nell'ambito dello scontro in atto per la gestione delle piazze di spaccio in via Janfolla. Nella zona, secondo non ci sarebbero telecamere che possano aiutare gli investigatori
Sei morti in 48 ore a Napoli e provincia
Si tratta dell'ennesimo omicidio a Napoli in poche ore: sono 6 le persone morte nel giro di 48 ore tra Napoli e provincia. Solo poche ore prima del duplice omicidio, all'alba di oggi, il 29enne Carmine Picale, già noto alle forze dell'ordine, era rimasto ucciso in un agguato in un pub pizzeria del quartiere Chiaia, zona ‘regina' della movida notturna dei giovani. Proseguono le indagini per il duplice omicidio di Giugliano che stamattina è stata cinta d'assedio dalle forze dell'ordine. La pista principale per la morte di Vincenzo Staterini ed Emanuele Staterini, padre e figlio, porta al rione Sanita' e ai contrasti tra il gruppo Vastarella, a cui le due vittime sono imparentate, e i Sequino-Savarese. Anche se nelle ultime ore prende quota anche la pista di un raid organizzato nell'ambito della faida tra i clan Mallardo e i De Biase, per lo spaccio all'interno delle ‘Palazzine' di Giugliano. Infine l'agguato a Salvatore Caputo, il 72enne di Afragola trovato morto in auto. Gli investigatori ritengono che avesse contatti assidui con i Moccia e che sarebbe stato ucciso per uno sgarro legato ad alcuni investimenti andati male.