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È di Bacoli uno dei ricercatori che hanno scoperto le onde gravitazionali

Antonio Perreca, originario di Bacoli, comune flgreo alle porte di Napoli, è tra i ricercatori dell’istituto americano Caltech che hanno conseguito una delle più importanti scoperte scientifiche del secolo: quella delle onde gravitazionali. Le increspature dello spazio teorizzate da Einstein, sono state captate attraverso uno strumento messo a punto dal team di scienziati.
A cura di Angela Marino
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"È il nostro orgoglio mondiale". Così Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, ha definito il concittadino Antonio Perreca, giovane scienziato del team che ha realizzato lo strumento in grado di captare le onde gravitazionali: uno dei più grandi risultati della scienza negli ultimi anni. Due giorni fa è stata annunciata la scoperta delle onde gravitazionali teorizzate da Albert Einstein. Captare le onde gravitazionali è stato possibile attraverso l'uso di una speciale antenna chiamata Ligo, in grado di intercettare per la prima volta nella storia le vibrazioni nello spazio.

Il successo, è frutto di un lavoro cui hanno preso parte centinaia di studiosi e che ha visto il contributo di un primo progetto dei ricercatori dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina (Pisa) e di una ricerca degli istituti Mit (Massachussets Institute Technology) e Caltech. Ed è proprio i ricercatori del California Institute Technology che che appare il nome di Perreca, fisico nucleare laureatosi a Napoli, all'Università Federico II. Dopo la laurea il giovane bacolese ha conseguito un dottorato a Birmingham per poi passare ai laboratori di Pasadena, in California, per il Caltech.

"È una scoperta che rivoluziona il mondo della scienza – ha commentato il Sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione – è siamo enormemente orgogliosi che anche un figlio di questa terra come Antonio abbia contribuito a conseguirla. Abbiamo spesso elogiato come nostri orgogli i grandi talenti dell’arte, della cultura e della musica ma qui siamo di fronte ad un ragazzo che dopo tanti studi e tanti sacrifici attraverso la propria conoscenza ha contribuito ad un passo importante per la scienza. Accoglieremo a braccia aperte Antonio per celebrare questa grandissima scoperta mondiale".

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