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“E’ feccia di strada”: condannato l’ex pm Bobbio per insulti su Facebook a Carlo Giuliani

Secondo i giudici la frase “lede l’onore del defunto Carlo Giuliani” e per questo Luigi Bobbio, ex parlamentare di An e capo di gabinetto di Giorgia Meloni, poi sindaco di Castellammare di Stabia, è stato condannato a otto mesi (pena sospesa) e al risarcimento dei danni.
A cura di Enrico Tata
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"Carlo Giuliani era una feccia di teppista di strada". La frase fu pubblicata un anno e mezzo fa dal magistrato ed ex politico Luigi Bobbio sul suo profilo Facebook. Parole, che secondo i giudici "ledono l'onore del defunto Carlo Giuliani" e per questo Bobbio, ex parlamentare di An e capo di gabinetto di Giorgia Meloni, poi sindaco di Castellammare di Stabia e ora tornato in magistratura, è stato condannato a otto mesi (pena sospesa) e al risarcimento dei danni.

Gli insulti furono postati a luglio del 2014 sul profilo "Luigi Bobbio 2" e qualche mese dopo, a settembre, Bobbio scrisse: "Credo che la definizione calzi a pennello!O no? Se poi non ci si può più esprimere in corretto italiano….!.  Le frasi furono segnalate a un comitato e poi ai genitori del 23enne morto durante gli scontri del G8 di Genova il 20 luglio del 2001. Haidi e Giuliano Giuliani decisero di sporgere querela. A febbraio 2015 il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha disposto la citazione a giudizio di Bobbio e oggi è arrivata la sentenza per l'ex parlamentare: per lui otto mesi di reclusione, provvisionale da 5mila euro e risarcimento dei danni che saranno stabiliti in separata sede.

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