È iniziata la corsa dei M5S campani alle poltrone di sottosegretario nel Governo Conte
Ci vorrà qualche settimana prima delle nomine, ma è già partita la corsa per un posto di sottosegretario non Governo gialloverde retto da Giuseppe Conte. La Campania dovrebbe fare la voce grossa: la pattuglia di parlamentari eletti in regione è corposa e un bel gruppetto di loro dovrebbero riuscire ad entrare nell’esecutivo, qualcuno anche con l’incarico di viceministro.
In pole position ci sarebbe Sergio Puglia, consulente del lavoro, al suo secondo mandato al Senato, dove è stato recentemente eletto segretario d’aula. Puglia avrebbe proprio la delega al lavoro nel superministero guidato dal suo leader, Luigi Di Maio. Puglia, però, è insidiato in casa da un altro campano, il braccio destro di Di Maio, l’ex presidente di Unicef Italia Vincenzo Spadafora: Di Maio, infatti, potrebbe volere un suo fedelissimo a dargli una mano all’interno di un dicastero in cui, per forza di cose, non potrà essere sempre presente. Per Spadafora, però, si parla anche di un incarico alla Presidenza del Consiglio, a supporto di Giuseppe Conte.
Dovrebbe entrare al Governo anche Salvatore Micillo, che nella scorsa legislatura si è fatto notare per una importante battaglia contro gli ecoreati: Micillo, originario di Villaricca, potrebbe dunque andare a coadiuvare Sergio Costa nel ministero dell’Ambiente. Alle Infrastrutture, a dare man forte Danilo Toninelli, potrebbe andare l’ingegnere salernitano Andrea Cioffi, al suo secondo mandato al Senato della Repubblica. La commercialista Carla Ruocco, invece, potrebbe essere indirizzata o al Ministero dell’Economia o a quello del Mezzogiorno. Per ora girano solo i nomi di parlamentari in carica da due legislature, tuttavia il M5S potrebbe proporre anche nomi provenienti dalla società civile.
La Lega, invece, non dovrebbe richiedere nemmeno un sottosegretario proveniente dalla Campania. Non sarà sicuramente della partita l’ex tre volte senatore del centrodestra e già sindaco di Afragola Enzo Nespoli, vero ras del partito in regione, che lo scorso 4 marzo ha eletto due deputati, Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa, ed un senatore, Claudio Barbaro. Nespoli, infatti, lo scorso gennaio è stato condannato in appello dal Tribunale di Napoli a sei anni di reclusione per bancarotta fraudolenta di un istituto di vigilanza: la condanna comporta, come pena accessoria, l’interdizione dai pubblici uffici. Non ci sarà spazio neppure per il giovane segretario leghista in provincia di Napoli, l’ex consigliere comunale di Calvizzano Biagio Sequino.