È morto il 18enne di Capri trovato svenuto in acqua, aveva una lesione alle vertebre

Dopo quattro giorni di coma il suo cuore ha smesso di battere. Non ce l'ha fatta Andrea, il giovane di 18 anni di Capri che era stato soccorso privo di sensi in acqua davanti alla spiaggia di Marina Grande, sull'isola del golfo di Napoli, lo scorso venerdì 14 giugno. Lo avevano soccorso gli amici e alcuni bagnanti, che erano riusciti a trascinarlo a riva e avevano lanciato l'allarme. Avevano provato a rianimarlo, ma inutilmente. Sulla spiaggia erano arrivati gli uomini della Capitaneria Costiera, che con un defibrillatore avevano cercato di farlo riprendere in attesa del 118, ma anche questo tentativo si era rivelato infruttuoso.

Il ragazzo era stato portato d'urgenza all'ospedale Capilupi di Capri, ma per le sue condizioni di salute era stato disposto il trasferimento d'urgenza al Nuovo Policlinico di Napoli, dove era arrivato in condizioni gravissime. È rimasto ricoverato per quattro giorni, senza mai riprendere conoscenza, fino a venerdì, quando è deceduto. Per le cause della morte si dovrà attendere l'autopsia, ma da quanto emerso dalle visite potrebbe essersi trattato di un incidente, forse dovuto ad un tuffo maldestro.

In un primo momento si era infatti pensato ad un malore in acqua, ma successivamente è stata riscontrata una lesione a una vertebra cervicale. Quel giorno Andrea si trovava insieme ad alcuni amici. La Capitaneria di Porto, a cui è affidata l'indagine coordinata dalla Procura, sta cercando di ricostruire la dinamica; i militari hanno ascoltato i ragazzi e avrebbero acquisito i loro telefoni cellulari e visionato alcune telecamere di videosorveglianza alla ricerca di elementi utili.