È morto Renato De Falco, grande studioso della lingua napoletana
Il suo dizionario etimologico della lingua Napoletana e le sue decine di pubblicazioni, complice una rubrica settimanale, l'Alfabeto Napoletano tenuta per anni su una emittente televisiva locale, ne avevano fatto un personaggio autorevole e amatissimo. Renato De Falco, il professore del dialetto partenopeo è morto oggi, a 87 anni. Sposato, tre figli, avvocato per mestiere (aveva iniziato coi principi del foro Domenico Leone e Giuseppe Abbamonte) De Falco è stato soprattutto filologo e appassionato studioso del nostro vernacolo. Ha infatti coltivato per tutta la vita la passione per lo studio del napoletano, svolgendo una intensa attività di divulgazione, attraverso rubriche sui giornali e trasmissioni televisive.
Il programma "Alfabeto napoletano" totalizzò la bellezza di 500 puntate: un record per le tivvù locali. Da quel successo scaturì uno dei suoi libri di maggiore successo. Conosceva e parlava correntemente il latino ed il greco. Aveva ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Tra i suoi libri più conosciuti anche una traduzione in napoletano del Vangelo, uno sulla cucina napoletana e alcuni testi di etimologia. Negli anni '90, su incarico della Chiesa di Napoli tradusse la Messa in lingua napoletana per una cerimonia religiosa celebrata a New York tra gli emigrati di Little Italy.