
L'osteogenesi imperfetta è una patologia genetica rara infame, anche se ha un nome quasi poetico "la malattia delle ossa di vetro". Comporta fragilità ossea fortissima e una osteoporosi fin dalla giovane età. Basta un nonnulla per finire sbriciolato al suolo. Ne era affetto il celebre pianista jazz Michel Petrucciani; mentre nel film "Il favoloso mondo di Amelie" , il timido vecchietto vicino di casa, Raymond Dufayel, per non urtare imbottisce ogni spigolo dell'appartamento. Questo giusto per spiegare quanto sia particolare la malattia.
Ad Avellino, nell'azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” , qualche tempo fa è giunta una ragazzina di 15 anni, affetta dall'osteogenesi imperfetta. Purtroppo a seguito di una caduta, la giovane aveva riportato una grave frattura bilaterale del bacino. In quelle condizioni una situazione quasi fatale, sicuramente da far rassegnare ad una vita in sedia a rotelle. Tuttavia i medici del nosocomio avellinese non si sono persi d'animo e hanno tentato qualcosa che altri specialisti ortopedici, di numerosi centri d'eccellenza italiani, avevano rifiutato di fare.
Antonio Medici, direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera “Moscati”, ha spietato che una équipe di ortopedici e anestesisti hanno lavorato in due distinte fasi sulle due fratture e nel giro di due settimane sono state trattate le lesioni. La ragazza in tutto ha subito quattro interventi in due sedute. Ora camminerà. È stata dimessa ed ha iniziato la lunga fase riabilitativa; il caso è come di dice in questi casi "di scuola": diventerà una pubblicazione scientifica che aiuterà altri medici che si troveranno in analoghe situazioni.