Ecco i 13 “gioielli” che il Comune di Napoli ha deciso di vendere per fare cassa

Il Comune di Napoli ha bisogno di risanare le sue finanze, o almeno di provarci, e ha deciso così di mettere in vendita 13 "gioielli" che fanno parte del patrimonio immobiliare di sua competenza: si tratta di uffici, ex scuole, appartamenti e case storiche. La procedura sarà resa possibile grazie alla collaborazione tra il Distretto notarile dei Consigli riuniti di Napoli, Torre Annunziata e Nola e della Borsa immobiliare di Napoli. Ad operare poi, per conto del Comune, sarà la sua azienda partecipata, la Napoli Servizi, società che si occupa delle gestione e della manutenzione del patrimonio immobiliare di proprietà di Palazzo San Giacomo.

Le aste si svolgeranno poi attraverso la piattaforma "Ran" del Notariato, sulla quale sono già stati pubblicati i preavvisi d'asta con le perizie di stima. Secondo quanto disposto dal regolamento, la prima asta verrà effettuata in base al prezzo fissato dalla stima effettuata dalla Borsa immobiliare. In casa di mancata aggiudicazione, si procederà ad una seconda asta. Nel caso anche questa non dovesse andare a buon fine, si avvierà una trattativa privata con il Comune, nella quale la stima iniziale del valore dell'immobile diminuirà del 10 percento.

Quali sono i 13 immobili messi in vendita dal Comune

I 13 "gioielli" del patrimonio immobiliare che il Comune di Napoli ha deciso di mettere in vendita sono: il Complesso delle Monachelle a Pozzuoli, per la cui vendita il Comune ha ottenuto l'autorizzazione dalla Soprintendenza della Regione; l'ex colonia giovanile delle Montagnelle a Torre del Greco; il parco Cisternina a Saviano. In città, invece, gli immobili all'asta sono: il palazzo ex Fimoper; l'ex Villa Cava a Marechiaro (valore stimato un milione e 155mila euro); tre appartamenti nello storico Palazzo Cavalcanti, in via Toledo, nel cuore di Napoli; l'ex ritiro Santa Maria ad Agnone; gli ex uffici comunali in via Cesare Rosaroll; gli ex magazzini comunali in via Argine; l'ex asilo nido e scuola materna a Ponticelli; gli ex uffici comunali in via Nicola Galdo; il magazzino oggetti smarriti del Comune; l'ex stazione elettrica alla Scala di Montesanto.