“Effetto primarie” restano fuori tutti i protagonisti del reportage di Fanpage
Nessuno dei protagonisti del video scandalo sulle primarie Pd è riuscito a essere eletto: Antonio Borriello, Claudio Ferrara, Giorgio Ariosto e Gennaro Cierro sono rimasti fuori dal consiglio comunale e dai consigli di municipalità.
Borriello fuori dal consiglio comunale dopo 10 anni
Antonio Borriello, per tutti "Tonino", storico esponente del Partito Democratico di Napoli, aveva rischiato di non essere inserito nelle liste proprio per la condotta documentata da Fanpage durante lo svolgimento delle consultazioni che avevano premiato Valeria Valente. Dopo l'archiviazione da parte della commissione di garanzia del Pd della sua posizione, Borriello che era consigliere comunale uscente, era stato inserito nella lista dei democratici per il consiglio comunale. Ma le sue preferenze si sono fermate a quota 1.761 a differenza delle 3.181 di cinque anni fa e le 3.630 del 2006, non consentendogli di rientrare nell'aula del consiglio comunale dalla quale sarà assente dopo dieci anni di presenza costante. Stessa sorte anche per Claudio Ferrara, ex assessore di centrodestra della ottava municipalità, vicino a Nicola Cosentino, anch'esso ripreso all'esterno dei seggi delle primarie nel quartiere di Scampia. Ferrara era candidato in sostegno a Valeria Valente nella lista civica Cittadini per Napoli, e ha raccolto 1.107 voti, non sufficienti, nel disastro della coalizione di centro sinistra, per consentirgli l'ingresso in consiglio comunale.
Nelle municipalità pesa "l'effetto primarie"
Risultati magri anche per i candidati nelle municipalità. Giorgio Ariosto fu ripreso all'esterno dei seggi delle primarie nel lotto T di Scampia mentre consegnava le monete da un euro agli elettori e indicava con precisione chi votare. Il Partito Democratico lo ha inserito nella lista per il consiglio dell'ottava municipalità, ma nonostante il successo della coalizione capace di conquistare il territorio dell'area nord eleggendo Apostolos Papais di Scelta Civica presidente del municipio, Ariosto non entrerà in consiglio. Troppo poche le 297 preferenze raccolte dall'ex esponente di centro destra, che resterà fuori dal parlamentino di viale della Resistenza. Va fuori anche Gennaro Cierro nella sesta municipalità. Il consigliere uscente del Partito Democratico era stato ripreso all'estero di un seggio a San Giovanni a Teduccio mentre distribuiva monete agli elettori accompagnandoli a votare. Non sono bastati 441 voti per confermarsi nella carica di consigliere municipale, nel 2011 era arrivato a 653.