Elezioni Regionali Campania, la carica dei politici buoni per tutte le stagioni
A volte ritornano. Certi politici lontani dal potere non ci sanno proprio stare: così, anche dopo aver raggiunto i posti più importanti delle istituzioni del Paese, alla fine del loro mandato si accontentano di scanni di minore importanza pur di rimanere nel gioco. Così, alle prossime Elezioni regionali della Campania, in programma il 31 maggio, correranno, sperando di essere eletti, anche alcuni ex parlamentari della Repubblica, che fuori dal giro non sono mai rimasti perché anche dopo aver lasciato Montecitorio e palazzo Madama, hanno continuato a fare politica.
Sono ex parlamentari sia Stefano Caldoro, attuale governatore, ricandidato dal centrodestra, che il candidato del centrosinistra Vincenzo De Luca, iscritto al Pd, ma è un ex parlamentare anche Salvatore Vozza, che oggi, in quota Sel, si propone come nome “più fresco” rispetto a De Luca, nonostante faccia attivamente politica da quando aveva 23 anni. La sua prima nomina fu nella giunta della Provincia di Napoli, dove ebbe la delega allo sport; dal 1992 al 2001 è stato deputato in quota Pds e poi Ds, quindi sindaco di Castellammare di Stabia in una travagliata stagione politica per la città. Oggi corre per la presidenza della Regione, pur sapendo che una sua elezione è praticamente impossibile, visto che la legge elettorale regionale chiarisce che ai candidati governatore sconfitti non spetti uno scranno in consiglio, a meno che la coalizione di riferimento non sia giunta seconda.
Chi potrebbe farcela in Sel, invece, è Salvatore Iacomino, deputato nella breve legislatura che andava dal 2006 al 2008 e che oggi è, semplicemente, un consigliere comunale di maggioranza nella sua Portici. Iacomino correrà in supporto a Vozza, provando per la seconda volta di entrare nel consiglio regionale, cosa che gli sfuggì cinque anni fa. Dopo aver pensato di candidare la figlia, per sfruttare i possibili vantaggi dati dalla doppia preferenza di genere, sarà della partita l’ex senatore socialista Tommaso Casillo, candidato con buone chance di elezione nella lista Campania Libera, collegata a Vincenzo De Luca. Anche Casillo ha calcato i corridoi del Parlamento tra il 2006 ed il 2008, anni in cui fece anche parte del governo Prodi come sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture. Conclusa l’esperienza in Senato provò, nel 2008, ad essere eletto sindaco di Casoria, non riuscendoci; nel 2010 provò di entrare in Consiglio Regionale, sempre con “Campania Libera” ed in appoggio a De Luca, non centrando l’elezione.
Notizia dell’ultim’ora è candidatura dell’ex senatore Tommaso Barbato, diventato celebre per lo sputo nell’aula di palazzo Madama al collega dell’Udeur Nuccio Cusumano nei concitati momenti della caduta del governo Prodi. Barbato da tempo è stato folgorato sulla via di Matteo Renzi ed ora prova la scalata alla Regione, dove, cinque anni fa, per pochi voti non fu eletto il figlio Francesco. Non sarà candidato nel Pd: la sua destinazione è, ancora una volta, “Campania Libera” di De Luca, che più che una lista sembra ormai un carrozzone.