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Elezioni regionali, tangenti su appalti per la campagna elettorale: 5 arresti a Napoli

Cinque persone sono state arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza di Napoli: sono accusati a vario titolo di corruzione e turbata libertà degli incanti. Dalle indagini sarebbe emerso che una tangente di 15mila sarebbe stata destinata poi alla campagna elettorale per le Regionali 2015 dell’ex assessore regionale Pasquale Sommese, che non è indagato per la vicenda. La sua difesa: “Malizioso e inaccettabile accostamento a vicende a me estranee e del tutto sconosciute”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Cinque persone sono state arrestate a Napoli dalla Guardia di Finanza, accusate a vario titolo di corruzione e turbata libertà degli incanti in relazione ad una gara di appalto indetta dal Comune di Nola per l'esecuzione dei lavori di riqualificazione urbana ed ambientale. In particolare, hanno spiegato i Baschi Verdi napoletani, la turbativa d'asta avrebbe prodotto tangenti destinate a finanziare la campagna elettorale per le Elezioni Regionali del 2015 dell'ex assessore al turismo della Campania, Pasquale Sommese, che tuttavia non risulta indagato nell'inchiesta che ha portato ai cinque arresti di oggi. A finire nei guai sono cinque persone, tra cui il responsabile unico del procedimento (rup) della gara stessa.

Cinque indagati: 4 in carcere, 1 ai domiciliari

Tra i cinque c'è anche il presidente della commissione di gara, C.E., unico ad essere tradotto oggi ai domiciliari mentre gli altri quattro indagati sono finiti in carcere. Pasquale Sommese, ancora oggi consigliere regionali in scadenza di mandato (si voterà tra fine maggio e giugno prossimi), non risulta dunque indagato per nessun capo d'accusa. E tuttavia, secondo i finanzieri, la somma di 15mila versata al suo collaboratore A.S. (che, a sua volta, non risulta indagato), sarebbe poi stata destinata a finanziare la campagna elettorale dello stesso Pasquale Sommese per le regionali del 2015.

Sommese: "Totalmente estraneo ai fatti"

Respinge al mittente ogni accostamento Pasquale Sommese, il consigliere regionale della Campania che non risulta neanche indagato per le vicende odierne, che ha definito "a me totalmente estranee e del tutto sconosciute". Sommese ha affidato ad un post su Facebook il suo sfogo per quello che definisce un "malizioso e inaccettabile accostamento", ribadendo massima fiducia nel sistema giudiziario e nella giustizia italiana.

Si è voluto operare un malizioso e per me inaccettabile accostamento a vicende che apprendo solo dagli organi di stampa, non essendo neanche indagato, a me totalmente estranee e del tutto sconosciute. Ribadisco la mia totale fiducia nella capacità del sistema giudiziario di fare verità e giustizia

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