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Elisa non ce l’ha fatta, morta la donna sofferente psichiatrica che aveva raccontato il suo calvario a Fanpage.it

Morta la donna sofferente psichiatrica che non aveva trovato assistenza in nessuna struttura pubblica della Campania a causa del blocco dei fondi regionali. La sorella Stefania aveva denunciato la sua storia a Fanpage.it: “Abbiamo trovato le porte chiuse dappertutto”. Il decesso a causa di una crisi respiratoria.
A cura di Antonio Musella
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Fanpage.it aveva raccontato la storia di Elisa, una sofferente psichiatrica di 60 anni di Napoli, che dopo diverse fasi di crisi non aveva trovato nessuna struttura tra quelle pubbliche e quelle private convenzionate disposte ad assisterla in tutta la Campania. Elisa è morta oggi nella casa della sorella al Vomero dove abitava e dove i familiari hanno provato a darle la migliore assistenza possibile in assenza del servizio sanitario pubblico. La causa del decesso è stata una crisi respiratoria che ha colpito la donna alle prime ore del mattino.

La sorella Stefania aveva denunciato pubblicamente attraverso Fanpage.it la storia di Elisa, sofferente psichiatrica da bambina che non aveva trovato assistenza nelle strutture della regione Campania a causa del blocco dei fondi che ha di fatto bloccato i ricoveri nelle strutture specializzate. Dopo una violenta crisi depressiva di Elisa i familiari avevano chiesto alle strutture per la degenza dei malati psichiatrici la disponibilità ad ospitare Elisa, ma avevano trovato tutte le porte chiuse a causa dei fondi bloccati dalla Regione Campania. "Non c'era posto da nessuna parte" spiegò la sorella Stefania a Fanpage.it. Loro malgrado i familiari avevano dovuto sottoporre Elisa ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) presso l'ospedale San Gennaro di Napoli. "Dopo il TSO mia sorella era stata massicciamente sedata e la situazione è andata peggiorando" aveva raccontato la sorella. La direzione dell'ospedale San Gennaro dopo sette giorni di degenza decise per la dimissione dall'ospedale in quanto nel nosocomio non vi era la struttura adeguata per i malati psichiatrici. La sera successiva alle dimissioni dall'ospedale San Gennaro Elisa fu ricoverata d'urgenza all'ospedale Cardarelli per una forte crisi respiratoria. "Durante il Tso all'ospedale San Gennaro, Elisa fu sedata pesantemente senza controllo e questo le indusse una crisi respiratoria" riferì a Fanpage.it la sorella. I medici riuscirono a far superare la crisi respiratoria ad Elisa ma anche in quel caso la donna fu rispedita a casa per assenza di strutture disponibili ad accogliere i sofferenti psichiatrici.

La famiglia ha dunque provato nelle ultime settimane a dare ad Elisa tutta l'assistenza possibile ma senza il ricovero in una struttura adeguata nulla è stato possibile. Elisa è morta perché nella Regione Campania nessuna struttura pubblica o privata convenzionata si è occupata di lei. E' morta a casa della sorella tra i suoi familiari devastati da mesi di stress continuo e di sofferenze atroci. "Elisa è a casa a letto – spiegava sua sorella Stefania a Fanpage.it pochi giorni fa – non mangia, non beve e urla 24 ore al giorno, non sappiamo più cosa fare". Gli unici a dare un sostegno alla famiglia sono stati gli operatori di "A ruota libera onlus" che nella loro sede del Vomero provarono a dare un supporto ad Elisa e alla famiglia inserendo la donna nelle loro attività pur non essendo un centro di assistenza per sofferenti psichiatrici. Sopraggiunta la crisi depressiva acuta e necessitando Elisa di un'assistenza psichiatrica specializzata furono costretti a lasciare la donna.

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