Emergenza freddo Napoli: la metro apre le porte ai clochard. Le chiese no
È emergenza freddo conclamata a Napoli e sono centinaia i senzatetto che la notte rischiano la vita all'addiaccio delle strade mente un anziano senza fissa dimora è morto per ipotermia poche ore fa al Centro direzionale. Per questo Anm, società che gestisce il trasporto su ferro e su gomma a Napoli, ha disposto l'apertura notturna dei Metrò. In questo modo chi vive in strada può trovare riparo nelle ore più fredde. Molti sono anche i commercianti solidali che mettono a disposizione gli avanzi delle loro cucine per i meno fortunati. Volontari donano anche coperte e abiti pesanti ai senza fissa dimora che popolano le gallerie napoletane.
Si tratta di grosse griglie o superfici chiodate che impediscono a chiunque di sedersi e in particolare, ai senza tetto di adagiarsi per la notte in una coperta o un cartone. "In questi giorni di forte freddo chiediamo alle Chiese napoletane come quella di Via Costantinopoli che ancora hanno i dissuasori anti clochard ai loro ingressi di eliminarli e ospitare i senza fissa dimora invece di cacciarli. Pieno sostegno invece ai volontari – dichiarano il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli, conduttore della trasmissione La Radiazza su Radio Marte – che di notte stanno portando cibo caldo e coperte a chi è costretto a dormire per strada anche rischiando di essere aggredito come è successo durante l'ultima notte in Galleria Umberto".
"Mentre prima erano sopratutto stranieri i clochard abbiamo notato sempre più italiani a dormire per strada. Ringraziamo alcuni commercianti e imprenditori come Sorbillo, Rosati, il Gambrinus e l'Unipan che stanno fornendo pizze, bevande calde e pane a chi ne ha bisogno".