Napoli, l’incubo dell’emergenza rifiuti: sacchetti in strada tra i turisti e in periferia
Esplode nuovamente l'emergenza rifiuti a Napoli: e sarà così per almeno un mese intero. A causa dei problemi tecnici al termovalorizzatore di Acerra, e la contemporanea difficoltà degli Stir (gli impianti di tritovagliatura) di Caivano, Giugliano e Tufino ad accogliere nuovi rifiuti perché già pieni,le ditte impegnate nella raccolta dell'immondizia procedono a singhiozzo. E di fatto, alcune zone stanno già accumulando tonnellate di rifiuti nelle strade, come nella periferia nord del capoluogo partenopeo.
La parte "pulita" della città resta Chiaia: il "salotto buono" di Napoli, dopo una breve emergenza dovuta alla rottura di un compattatore, risulta in gran parte pulita. Ma in periferia la situazione resta difficile: nella zona nord, tra Miano e Scampia, le strade si stanno riempiendo di rifiuti. Stessa scena nella IX Municipalità, che comprende Pianura e Soccavo, dove tonnellate di rifiuti si stanno accumulando nelle ultime ore. Non bastasse, ci si mettono anche i cittadini, che con i loro rifiuti ingombranti riempiono le strade: materassi, mobili, calcinacci e via dicendo, invece di essere smaltiti rivolgendosi come da prassi ad Asia, vengono abbandonati in strada, creando ulteriori problemi ad una situazione già critica. I bidoni vengono di fatto svuotati a singhiozzi, visto che l'impianto di Acerra non funziona a pieno ritmo. Ed intanto, proprio in questi giorni, si prevede la prima stagionale invasione vera e propria di turisti, in particolare nei giorni a ridosso del 1° maggio.
"Il blocco di Acerra era programmato", ha spiegato l'amministratore delegato di Asia Francesco Iacotucci, "ciò che resta irrisolto è il problema delle gare andate deserte per portare via i rifiuti dagli impianti Stir. Serve uno sforzo da parte di tutti, anche dei cittadini cui chiediamo di differenziare di più. E serve che si facciano le gare in vista del prossimo blocco programmato del termovalorizzatore previsto a ottobre".