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Ercolano, il sindaco Ciro Buonajuto arruola Falcone per il “sì” al referendum

Polemica su un’iniziativa per il “sì” al referendum costituzionale promossa dal Pd di Ercolano a cui partecipa il sindaco Ciro Buonajuto, che “arruola” il giudice ucciso dalla mafia Giovanni Falcone nella campagna elettorale. All’attacco il M5s: “Indegno”.
A cura di Valerio Renzi
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Polemiche su Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, accusato di aver indebitamente arruolato il giudice ucciso da Cosa Nostra e simbolo dell'antimafia Giovanni Falcone nella battaglia referendaria sulla riforma costituzionale. Pietra dello scandalo è un'iniziativa promossa dal Partito democratico della città campana, realizzata per promuovere il "sì" al referendum, in cui interviene anche Buonajuto, vicinissimo alla ministra Maria Elena Boschi e allo stesso premier Renzi.

Nel manifesto che promuove l'evento si legge infatti una famosa frase di Falcone: "Che le cose siano così non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando c'è da rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare".

All'attacco il Movimento 5 stelle, con una nota firmata dai deputati membri della commissione Affari Costituzionali: "È indegno e vergognoso che il Pd arruoli fra i sostenitori del Sì al referendum anche Giovanni Falcone. Comprendiamo che Renzi, la Boschi e i loro accoliti non abbiano argomenti per sostenere una riforma indifendibile ma, almeno, dovrebbero avere rispetto per i morti lasciandoli in pace e non associandoli ad iniziative politiche per convincere gli italiani ad appoggiare un obbrobrio senza né capo né coda".

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