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Ercolano torna a chiamarsi Resina: ma solo per i nati prima del 1969

Da oggi sui documenti d’identità dei nati prima del 30 marzo 1969 comparirà di nuovo il toponimo “Resina”, risolvendo così una questione burocratica che riguardava soprattutto i codici fiscali, che non riconoscevano il vecchio nome ma solo quello attuale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ercolano torna a chiamarsi Resina, ma non per tutti: solo per chi è nato prima del 30 marzo del 1969. In questo modo, il Comune ercolanese ha posto fine ad un pasticciaccio burocratico che, soprattutto nell'ultimo periodo, ha investito una quantità notevole di cittadini. Il tutto nasce proprio a causa del cambio di nome, avvenuto nei primi mesi del 1969: il comune di Resina, rinato sulle ceneri di quella che fu la Herculaneum dei latini e la Eracleia (Ἡράκλεια) distrutta a più riprese dal Vesuvio.

E così da Resina si tornò alla forma italianizzata del nome latino, ovvero Ercolano: contemporaneamente, lo storico Corso Ercolano, che portava agli Scavi, fu rinominato Corso Resina. Il tutto ratificato dal Presidente della Repubblica, che avallò il cambio di toponimo. Ma il problema, anni dopo, si è manifestato nei codici fiscali di chi è nato prima del cambio: inserendo oggi i codici fiscali nei computer, risultano errati. Questo perché gli allora codici fiscali furono emanati con la vecchia nomenclatura, "sostituita" dal nuovo nome. Ergo, chi è nato prima del cambio si ritrova spesso a "combattere" con la burocrazia che, non conoscendo altra città che Ercolano, fa risultare "errato" un codice fiscale perfettamente regolare.

E così il Comune di Ercolano, con l'acutizzarsi del problema, è corso ai ripari: da oggi, infatti, chi è nato prima del 30 marzo 1969 vedrà sui propri documenti d'identità comparire "Resina" come luogo di nascita e non più Ercolano. E questo permetterà di "ripristinare" l'esatta identificazione delle persone in base al proprio codice fiscale. Una "svolta" che porta la firma di Luigi Fiengo, vicesindaco con delega ai servizi anagrafici. E che permetterà ai cittadini ercolanesi, che in napoletano del resto vengono comunemente detti "resinari" (ma in italiano il termine esatto è "resinesi"), di districarsi nuovamente nella giungla burocratica.

Curiosamente, il toponimo originario della città è sconosciuto: il nome di Ercolano si rifà ad Ercole, che la tradizione vuole come fondatore della città già nel 1243 avanti Cristo, cinquecento anni prima di Roma. L'eroe greco avrebbe fondato la città, riporta Dionigi di Alicarnasso, di ritorno dall'Iberia, con una mandria di buoi presi a Gerione. Ma in realtà pare che la città fosse stata fondata, secondo Strabone sempre in quel periodo, dagli Osci per poi passare tempo dopo sotto il controllo degli Etruschi. E che sono nel quinto secolo avanti Cristo sarebbe stata occupata dai Greci (che nel frattempo fondarono anche Nea Polis, "la città nuova", che divenne poi Napoli), che la resero un importante centro marittimo e commerciale fino alla conquista romana.

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