Escape Room Napoli: se Roberto Saviano scompare per gioco. Cattivo gusto o ironia?
La room ha un nome inequivocabile "Gomorra". La trama scende ancor più nei particolari: «È misteriosamente scomparso un famoso scrittore e giornalista napoletano…». Quel titolo, quel profilo professionale conduce a un solo nome: Roberto Saviano. «I giocatori verranno condotti nel suo ufficio e la loro missione sarà quella di recuperare il prezioso dossier contenente le sue ultime indagini». Una trama agghiacciante se si pensa che da giusto 10 anni Saviano è sotto scorta delle forze dell'ordine dopo le minacce dal clan dei Casalesi connesse proprio all'uscita del suo best seller sulla camorra. E invece a Napoli questa storia si trasforma in trama da gioco dark.
La ‘stanza', infatti, è quella di una ‘escape room', un gioco di gruppo molto di moda anche a Napoli che prevede di entrare in squadra in una stanza chiusa e piena di enigmi e collaborare per uscire entro 60 minuti. Proprio in una delle Escape room del centro storico di Napoli c'è quella dedicata a Gomorra e – anche se mai citato direttamente – al suo autore Roberto Saviano. Cattivo gusto o ironia? È giusto nella città in cui tra l'altro in anni passati giornalisti d'inchiesta davvero hanno perso la vita immaginare una trama del genere? O è dissacrante e in quanto tale consentito? Stando alle lunghe code per giocare alla room Gomorra, i napoletani non si sono posti il problema.
La risposta dello scrittore: "Mi auguro solo che mi trovino sano e salvo"
Lo scrittore partenopeo, via Twitter commenta il nostro articolo sulla escape room a lui ‘dedicata': «Né ironia, né cattivo gusto: la mia storia si presta – afferma -. Mi auguro solo che nel gioco mi trovino sano e salvo».