La bomba che ha ucciso Antonio Perna in via Imparato conteneva un chilo di esplosivo
Era stata costruita per uccidere, o quantomeno per arrecare grossi danni, la bomba carta esplosa nella notte in via Ferrante Imparato, tra Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, che ha ucciso un uomo di 32 anni, Antonio Perna, già noto alle forze dell'ordine e mandato in ospedale la sua compagna di 43 anni. I carabinieri del Nucleo Investigativo e quelli della compagnia di Poggioreale, che indagano su quanto accaduto, con l'ausilio del Nucleo Artificieri, hanno infatti ricostruito che l'ordigno esploso pesava oltre un chilo: di fattura artigianale, era molto somigliante ai botti "fai-da-te" che si costruiscono – e purtroppo si mettono in vendita – per il Capodanno.
Intanto resta da chiarire l'esatta dinamica dell'esplosione: in questo, fondamentale sarà la testimonianza della donna, ricoverata in ospedale ma non in pericolo di vita. I militari dell'Arma sono alla ricerca innanzitutto di un movente, ma anche di una spiegazione che giustifichi la presenza della vittima e della donna ferita sul luogo dell'esplosione a quell'ora tarda, intorno alle 4, quando c'è stata la potente deflagrazione. Sulla scena del crimine i carabinieri hanno rivenuto anche uno scooter, sul quale sono in corso accertamenti, con il quale si presume i due abbiano raggiunto via Imparato.