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Balneabilità in Campania: per l’Arpac nel 2019 divieti sul Lungomare di Napoli e a Pozzuoli

L’Arpac, l’Agenzia di protezione ambientale regionale, ha fatto il punto sulla balneabilità in Campania per questa estate, analizzando i campioni prelevati dai mari di Napoli, Caserta e Salerno. Nel capoluogo, criticità sono state evidenziate solo in un tratto di via Partenope, sul Lungomare, in un tratto vicino al depuratore di Cuma, a Pozzuoli, e in località Sant’Angelo a Serrara Fontana.
A cura di Valerio Papadia
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Arrivano notizie incoraggianti sullo stato di balneabilità del mare in Campania: l'Arpac, l'Agenzia di protezione ambientale regionale, ha fatto il punto della situazione sullo stato delle nostre coste, aggiornato al primo luglio, basandosi sulle analisi effettuate sui campioni di mare, oltre 1.270, prelevati dall'inizio di maggio ad oggi. I numerosi prelievi straordinari effettuati per la presenza in mare di sostanze schiumose o di acqua torbida, fortunatamente, non hanno evidenziato la presenza di tensioattivi indicatori di contaminazione da scarichi civili e solo in pochissimi casi è stato riscontrato il superamento della soglia limite di contaminazione da batteri fecali. Entrando nel dettaglio, la provincia di Caserta non presenta alcuna criticità, mentre insistono alcuni divieti di balneazione sia nella provincia di Napoli che in quella di Salerno.

I divieti di balneazione a Napoli

Anche se, come evidenziano i dati dell'Arpac, in Campania esistono poche criticità, tuttavia in alcune zone, al primo luglio, insistono divieti di balneazione. A Napoli, è il caso di un tratto antistante via Partenope, sul Lungomare cittadino. Per quanto riguarda la provincia, divieto di balneazione nel tratto di mare che si trova a sud del depuratore di Cuma, nel Comune di Pozzuoli, e in località Sant'Angelo a Serrara Fontana.

I divieti di balneazione a Salerno

Per quanto riguarda Salerno, le criticità sono state individuate in provincia e sono note. Permane infatti il divieto di balneazione nei comuni di Battipaglia e Pontecagnano Faiano, dove le acque marine sono negativamente influenzate rispettivamente dalle foci dei fiumi Tusciano e Picentino.

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