Estate napoletana più afosa degli altri anni: almeno 5-6 gradi in più: decine di malori

Non è una impressione, non è, come qualcuno sostiene "uguale agli altri anni": il 2015 si sta confermando, almeno per quel che riguarda il mese di luglio, l'anno del caldo super. Le temperature in Campania risultano infatti, di almeno 5-6 gradi più alte rispetto alle medie stagionali. A irrompere e ad aumentare la cosiddetta sensazione del "caldo percepito" è poi l'afa, ovvero l'elevato tasso di umidità nelle ore serali e notturne che si traduce in un massiccio utilizzo dei condizionatori d'aria per chi ha la fortuna di averli. O dei ventilatori (e di tanta pazienza) per chi ne deve fare a meno.
I dati sulle temperature sono contenuti nell'odierno bollettino della Protezione civile della Regione Campania. La nota ricorda che "tali condizioni potrebbero determinare forte disagio" soprattutto per le fasce più a rischio: anziani, cardiopatici, bambini, donne in stato di gravidanza. Si consiglia dunque di "mantenere lo stato di vigilanza in particolare le fasce deboli della popolazione". Nella nota si ricorda, infine, che tale condizione di caldo estremo è fortemente favorevole "alla propagazione di incendi e pertanto si invita al controllo del proprio territorio al fine di rendere tempestivi eventuali interventi di spegnimento e di contrasto all'azione dei piromani".
Malori per il caldo, superlavoro al 118
Oltre un terzo degli interventi effettuati dal personale del 118 a Napoli sono stati per soccorrere persone con difficoltà respiratorie o per lipotimia, cioè lo svenimento causato dal calo della pressione arteriosa. Circa 80 interventi eseguiti, 25 per prestare assistenza a persone di età avanzata, in diverse zone della città. Tra questi, 5 soccorsi in strada o in negozi. Nel primo pomeriggio, un automobilista, di 63 anni, mentre era alla guida della sua vettura ne ha perso il controllo finendo la sua marcia nell'area di un distributore di carburante in via Cinthia, a Fuorigrotta. Quando i soccorsi sono giunti non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso