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Estorcevano denaro agli automobilisti: denunciati e sospesi 13 agenti della stradale

Estorsione ai danni degli automobilisti fermati e di un imprenditore, un falso conflitto a fuoco. Sono questi alcuni degli episodi contestati a 13 presunti poliziotti infedeli sotto inchiesta e sospesi dal servizio. Ad indagare gli stessi colleghi.
A cura di Valerio Renzi
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Tredici agenti della polizia stradale di Napoli risultano coinvolti in una grave inchiesta per estorsione. I poliziotti presunti infedeli sono a vario titolo accusati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d'ufficio, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici, simulazione di reato e danneggiamento aggravato. Tutti e 13 sono stati sospesi dal servizio e sono sottoposti a misure cautelari.

Estorsione ai danni di un imprenditore e automobilisti

L'inchiesta è partita dalla denuncia di un imprenditore che ha raccontato di essere sottoposto a continue richieste di denaro dagli agenti che "sorvegliavano" il suo deposito. I poliziotti inoltre sarebbero stati soliti fermare gli automobilisti per un normale controllo e poi, tramite pressioni e intimidazioni, si facevano dare del denaro per non contestare loro vere o presunte infrazioni. Alcuni degli indagati avrebbero anche inscenato un finto conflitto a fuoco a Giugliano, per ottenere riconoscimenti.

Ad indagare gli stessi colleghi della stradale

A portare avanti le indagini, tramite intercettazioni ambientali e telecamere nascoste nelle volanti di servizio gli stessi colleghi della stradale, come sottolineato dal procuratore Nola Mancuso che ha ringraziato "la pregevole condotta della squadra di polizia giudiziaria della stessa polizia stradale delegata per le indagini".

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