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Estorsioni a commercianti e contrabbandieri: sei arresti nel clan Pesce-Marfella

Un’operazione congiunta di polizia e carabinieri ha portato all’arresto di sei persone ritenute contigue al sodalizio camorristico dei Pesce-Marfella, egemone a Pianura, quartiere della periferia occidentale di Napoli. Nello specifico, i soggetti arrestati erano dediti alle estorsioni, perpetrare indistintamente ai danni di attività commerciali lecite e illecite.
A cura di Valerio Papadia
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Operazione congiunta tra la Squadra Mobile della Questura di Napoli e i carabinieri della stazione di Pianura che questa mattina hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di sei soggetti ritenuti affiliati al sodalizio camorristico dei Pesce-Marfella, egemone proprio a Pianura, quartiere della periferia occidentale di Napoli. L'attività investigativa fa seguito alle indagini condotte dalla Squadra Mobile che lo scorso 12 marzo portarono all'arresto di altri tre soggetti ritenuti affiliati al clan.

L'attività congiunta di polizia e carabinieri ha permesso di accertare che le sei persone arrestate erano dedite alle estorsioni, praticate indistintamente nei confronti di attività commerciali lecite e illecite. Nel caso specifico le indagini hanno svelato che l'attività estorsiva è stata praticata sia nei confronti del titolare di un negozio di abbigliamento, che era costretto a pagare il clan e a "regalare" anche numerosi capi di vestiario, sia nei confronti di due contrabbandieri di sigarette, ai quali il denaro è stato estorto dietro minaccia di non poter più continuare a svolgere la loro attività illecita.

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