Estorsioni ai cantieri edili e pestaggi, presi il boss Pesacane di Boscoreale e tre affiliati
Il boss Giuseppe Pesacane, 65 anni, scarcerato nell'ottobre 2018 dopo dieci anni di carcere, aveva subito tentato di riprendere in mano il suo clan e assoggettare gli imprenditori di Boscoreale: aveva riunito gli affiliati e aveva ripreso con le estorsioni, minacciando e facendo picchiare chi osava opporsi. Emerge dalle indagini dei carabinieri, che oggi, 21 aprile, hanno eseguito una ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere per il boss, storicamente a capo del gruppo camorristico di Boscoreale (Napoli), Umberto Pesacane, 51 anni, Giuseppe Ranieri, 53 anni, e Santolo Martire, 56 anni; sono accusati, a vario titolo, di tentata estorsione continuata ed in concorso, con l'aggravante di appartenere al clan Pesacane e di avere agito per favorire il gruppo di camorra.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, erano partite dalla denuncia di un imprenditore edile di Boscoreale, che aveva riferito di essere stato aggredito. I militari hanno accertato che si era trattato della ritorsione per il rifiuto a pagare una estorsione ed erano risaliti ai responsabili. Grazie ad intercettazioni ambientali e telefoniche, i carabinieri hanno ricostruito l'organigramma e i tentativi di riorganizzazione del clan Pesacane, che Giuseppe Pesacane stava cercando di ricostruire dopo la perdita di potere causata dall'arresto di diversi elementi di spicco.
I militari hanno accertato che gli affiliati del clan avevano tentato di imporre il pizzo ad un'impresa edile che gestiva un cantiere a Boscoreale, prendendo a bastonate il titolare; l'uomo era stato avvicinato da due affiliati ed era stato costretto a rifugiarsi in una scuola, dove aveva atteso l'arrivo dei carabinieri. Gli ulteriori accertamenti hanno fatto luce su un altro tentativo di estorsione, avvenuto pochi giorni dopo il primo, ai danni di un'altra impresa che si era aggiudicata l'appalto per la ristrutturazione di un edificio pubblico di Boscoreale.
A Boscoreale è da tempo in atto uno scontro tra i gruppi criminali attivi sulla zona. Nello scorso marzo un pregiudicato è stato ucciso davanti alla sua abitazione, nella zona del Piano Napoli ferito mortalmente all'inguine da un colpo di pistola; per quell'omicidio, pochi giorni dopo, si è costituito ai carabinieri un ragazzo di 17 anni; la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.