Faida di camorra a Forcella: Maikol Giuseppe Russo forse ucciso per errore
Ha perso la vita la sera di San Silvestro a Forcella il 27enne Maikol Giuseppe Russo. Un omicidio efferato con le modalità di un'esecuzione che ha subito fatto pensare ad un regolamento di conti tra i gruppi criminali attivi nella zona del centro storico di Napoli, ma che potrebbe rivelarsi un tragico errore. Tra le ipotesi ventilate dalla Dda di Napoli che coordina le indagini condotte dalla Squadra mobile di Napoli quella che l'obiettivo dell'agguato il piazza Calenda non fosse Maikol Russo. Un fatale scambio di persona, dunque, potrebbe essere all'origine dell'omicidio del giovane l'ultima notte del 2015. Una tesi da vagliare con attenzione insieme a tutti gli elementi – pochi – del caso. Non ci sono testimoni del delitto nella piazza a pochi passi da via Duomo, anzi: sull'episodio è calato un omertoso silenzio. Gli stessi titolari del bar davanti al quale il giovane è stato ucciso si erano affrettati a chiudere il locale dopo il delitto, salvo poi riaprire su ordine delle autorità poco dopo.
La faida tra i Giuliano- Mazzarella sullo sfondo dell'omicidio
Al centro dell'agguato in cui è morto il Maikol, non è escluso che possa esserci uno dei rampolli del clan Giuliano, storica famiglia camorristica di Forcella. Raffaele, figlio di Salvatore Giuliano, detto ‘o montone, oggi pentito, potrebbe essere l'obiettivo dei killer di piazza Calenda. A eliminare l'ultimo membro rimasto in libertà del cartello criminale Sibillo-Giuliano, potrebbe essere, nelle ipotesi investigative, uno degli esponenti della rivale famiglia dei Mazzarella.