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False banconote da 50 euro perfette: avevano stampato 36 milioni nel retro della macelleria

Nella zona industriale di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, la Guardia di Finanza ha scoperto una stamperia di soldi clandestina, nascosta nel retro di un’attività commerciale che produce insaccati. Sono stati sequestrati 36 milioni di euro falsi in banconote da 50 euro, pronti per essere immessi sul mercato, e arrestati due falsari.
A cura di Nico Falco
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Ufficialmente era una macelleria, ma nel retrobottega si stampavano soldi falsi. Con macchinari di ultima generazione, che producevano a getto continuo banconote da 50 euro di ottima fattura, quasi identiche a quelle originali, in grado di ingannare facilmente chi se le sarebbe ritrovate tra le mani. La “zecca” clandestina è stata scoperta nell'area industriale di Pomigliano d'Arco, all'interno di un immobile dove ufficialmente c'era una attività commerciale di lavorazione e vendita di carne suina.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Napoli e del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma ci sono arrivati nel corso di una indagine sulle valanghe di soldi falsi prodotte in provincia di Napoli e poi spedite a mezza Europa. Nel retrobottega di Pomigliano c'erano ben 36 milioni di euro, pronti a finire sul mercato.

Quando le Fiamme Gialle hanno fatto irruzione c'erano anche i due falsari che si occupavano della stampa: sono un uomo di 36 anni e uno di 37 anni, rispettivamente di Casoria e di Napoli, che sono stati arrestati per falsificazione di banconote.

La stamperia era attrezzata con macchine sofisticate e performanti per la stampa offset, ovvero quella in cui l'inchiostro non arriva direttamente sulla superficie di stampa ma su rulli e cilindri e che permette un lavoro con migliore definizione. I locali, al piano terra, sono di una società di leasing che è risultata estranea alla vicenda ed erano stati presi in affitto dal titolare dell'attività di produzione degli insaccati.

Il vicepremier Matteo Salvini, che proprio oggi, 15 marzo, è arrivato a Napoli per un incontro in Prefettura, ha commentato l'operazione sul suo profilo Twitter. "È successo a Napoli – ha scritto – dove oggi sono felice di tornare. La visita sarà un'occasione anche per complimentarmi personalmente con l'Autorità Giudiziaria e la Guardia di Finanza".

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