Falsi incidenti per truffare le assicurazioni: nei guai quattro medici

Avevano messo in piedi un'associazione a delinquere che, tramite la simulazione di falsi incidenti, mirava a truffare le compagnie assicurative: nei guai sono finiti quattro medici della provincia di Caserta, al carico dei quali sono scattate le accuse di simulazione di reato, falsa testimonianza, falsa perizia, fraudolento danneggiamento di beni assicurativi e mutilazione fraudolenta della propria persona nonché corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. L'operazione, eseguita dai carabinieri di Macerata Campania su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno portato al divieto di esercitare la professione medica per due indagati, mentre per gli altri due è scattato il divieto di dimora nella provincia di Caserta.
Le indagini sono partite nell'ottobre del 2016 e sono terminate nel maggio del 2017, avvalendosi di intercettazioni telefoniche, immagini e testimonianze di persone informate sui fatti. Tutto è partito dopo il sequestro in uno studio legale di Sessa Aurunca (Caserta) di 37 fascicoli relativi a richieste di risarcimento danni per sinistri stradali. Gli approfondimenti hanno svelato che l'associazione, grazie a falsi certificati medici per lesioni in favore di persone che non avevano mai messo piede in ospedale e non erano mai stati coinvolti in incidenti stradali, soltanto per truffare le compagnie assicurative. Per ora, il giro d'affari accertato dall'associazione, è di circa 800mila euro.