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Far West sul Lungomare, scarcerati in quattro: e gli amici festeggiano su Facebook

Il branco assalì un poliziotto libero dal servizio lo scorso 26 giugno, per poi rapinarlo: il tutto davanti a moglie e due figli piccoli. Le indagini da parte degli inquirenti continuano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sono stati scarcerati quattro membri del branco che aggredirono lo scorso 26 giugno sul Lungomare di Napoli un poliziotto libero dal servizio. L'uomo fu violentemente assalito e rapinato dell'orologio che portava al polso al termine di una lite per motivi di viabilità avvenuta poco prima, proprio all'altezza degli chalet del Lungomare Caracciolo. Il pestaggio davanti alla moglie ed i due figli minori, presenti in auto con lui al momento dell'aggressione.

A metà novembre, furono arrestati in otto: a finire in carcere erano stati Maurizio Pomo, 43 anni (considerato dagli inquirenti il leader del gruppo), e Donato Belardo, 22 anni (l'autore materiale, sempre secondo le indagini, dell'aggressione al poliziotto, colpito ripetutamente con un casco prima di rubargli l'orologio); agli arresti domiciliari erano finiti invece Davide Savarese, 23 anni; Roberto Gervasio, 22 anni; Giovanni Raimondo Tubelli, 24 anni; Giuseppe Pomo, 23 anni; Concetta Madonna, 42 anni; e Monica Amato, 29 anni. Quest'ultima è la nipote di Pietro Amato, fratello di Cesare e considerato a capo degli Scissionisti di Scampia. Proprio lei, assieme ad un'altra donna del branco avrebbe incitato il gruppo contro la vittima, al grido di "E' una guardia, uccidetelo".

Per Donato Belardo si sono aperte le porte del carcere, tornando a casa seppur ai domiciliari, con l'accusa di detenzione di arma e lesioni gravissime, mentre resta invece indagato a piede libero per rapina. "Libera" anche Monica Amato, seppur con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Scarcerati infatti anche Maurizio Pomo e la moglie Concetta Madonna. Quattro persone in tutto, la metà del branco che colpì quella notte. Le indagini ovviamente continuano. Mentre su Facebook, costantemente controllato dalle forze dell'ordine, gli amici esultano: "Vedrete andrà bene e tornerete più forti di prima". E tra gli indagati c'è chi ringrazia: "Finalmente il relax dopo quattordici giorni lontani".

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