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Farmaci prescritti a pazienti morti per ottenere i rimborsi: 5 arresti

I carabinieri del Nas hanno svelato un complesso sistema ideato nel Casertano per truffare il Sistema Sanitario Nazionale tramite la prescrizione di false ricette a pazienti deceduti per ottenere i rimborsi: 5 persone sono finite in manette.
A cura di Valerio Papadia
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Un complesso e articolato sistema quello svelato dai carabinieri del Nas – il Nucleo antisofisticazioni e sanità dell'Arma – di Caserta per truffare il Sistema Sanitario Nazionale. I militari dell'Arma, su richiesta del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare – tre agli arresti domiciliari e due in carcere – nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti implicati nella truffa. Gli arresti giungono al termine di una lunga e complessa attività investigativa che ha permesso a carabinieri e magistrati di svelare una farmacia di Castelvolturno, sempre nel Casertano, fosse il luogo in cui la truffa ha preso forma.

I titolari o i gestori della farmacia commissionavano ad un medico di base del Sistema Sanitario Nazionale, che percepiva una quota mensile per il suo "lavoro", la prescrizione di ricette a pazienti deceduti o del tutto ignari. L'organizzazione presentava poi le ricette al SSN per ricevere il pagamento a titolo di rimborso per la farmacia, come regolamentato dalla legge. Inoltre, nell'ambito delle indagini, i carabinieri hanno scoperto che i malviventi, avendo a disposizione una ingente quantità di farmaci senza fustelle – il bollino con il codice a barre che identifica il prodotto – utilizzavano i suddetti medicinale per commercializzarli illegalmente all'estero.

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