Quando le farmacie in Campania daranno gratis mascherine alle famiglie con reddito basso
Le farmacie della Campania distribuiranno 500.000 mascherine protettive acquistate dalla Regione Campania. I dispositivi di protezione individuale, in confezioni da 2, saranno forniti gratis alle famiglie povere, attraverso l'esibizione del codice di esenzione per reddito. C'è un accordo, siglato dalla Regione Campania con Federfarma e Assofarm: Nicola Stabile, presidente di Federfarma Campania e Domenico Della Gatta, presidente di Assofarm Campania, rispettivamente associazioni rappresentative delle farmacie territoriali private e comunali, rendono noto di aver siglato il protocollo d'intesa col presidente della Regione Campania. "La distribuzione partirà a metà della prossima settimana di aprile, ovvero quando la ditta produttrice perfezionerà l'allestimento delle confezioni e, conseguentemente, le mascherine saranno nella disponibilità delle farmacie campane", spiegano.
"Il protocollo altro non è che il più recente passo (ma non l'ultimo) di un lungo iter avviato i primi di marzo che ha visto i farmacisti della Campania, con grande spirito di abnegazione, al servizio delle loro comunità – concludono- L'impegno dei professionisti ha consentito, in un momento di grande difficoltà, di semplificare il processo di dispensazione del farmaco contribuendo, in tal modo, anche ad alleggerire l'esposizione di altri professionisti incaricati di sorvegliare sulla salute pubblica".
E nel giorno in cui si sono fermate per polemica le ambulanze della zona flegrea, causa mancanza di mascherine ffp2, ffp3 e chirurgiche, arrivano polemiche anche sul fronte politico, indirizzate proprio a De Luca e al suo piano: "Quel logo della Regione Campania annunciato sulle confezioni delle mascherine gratuite è assolutamente inopportuno, un indegno spot elettorale. Nei fatti De Luca si sta già preparando a distribuire il suo santino elettorale", attacca la consigliera regionale campana di Forza Italia Maria Grazia Di Scala che sul merito e le procedure relative ai bandi regionali per l'acquisto delle mascherine ha presentato un'interrogazione per conoscere i criteri di determinazione dei costi a base d'asta e il numero delle mascherine, nonché le ragioni sull'utilità del confezionamento a coppie e l'apposizione del logo regionale, "la cui stampa – osserva Di Scala – non potrà non aver inciso sui costi".