Fase 2 in spiaggia: il Cilento si prepara con temperatura e controllo ai varchi
La stagione estiva è ormai alle porte: ma a differenza degli scorsi anni, quando a fine aprile si pianificavano solo offerte turistiche, stavolta per il settore balneare è tempo di capire come gestire una situazione emergenziale, dovuta alla pandemia di coronavirus. Sembra ormai certo che, soprattutto al Sud e in Campania, in estate la fase di lockdown totale sarà particolarmente alle spalle. Ma come garantire ai cittadini di godere di qualche giorno di meritato riposo (mai come quest'anno essenziale anche solo per ritrovare un po' di serenità)?
In Cilento, c'è chi sta già provvedendo ad organizzare il tutto: è il caso del comune di Santa Marina, le cui spiagge della frazione di Policastro Bussentino sono particolarmente "ambite" durante l'estate da turisti provenienti da tutta Italia. Spiagge fondamentali per l'economia della città, che così è già corsa ai ripari: postazioni balneari contrassegnate e numerate, a una distanza minima di cinque metri l'una dall'altra; un ingresso con un unico varco di accesso per ogni area, dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale, e accesso consentito solo con documenti d'identità, con annessa registrazione anche della temperatura corporea. Ogni postazione, un solo nucleo familiare composto da massimo 4-5 persone . "L'intento è garantire sia i diritti economici delle attività di iniziativa privata, che quelli dei cittadini che non possono sostenere i costi legati ai servizi balneari", ha spiegato il sindaco Giovanni Fortunato, "Il mio auspicio è che anche gli altri sindaci dei comuni rivieraschi di tutta Italia, applichino questo tipo di piano mirato alla gestione delle spiagge in questo periodo di emergenza sanitaria".