Fase 2: dal Nord alla Campania si potrà tornare, ma bisognerà mettersi in quarantena
All'inizio del mese di marzo, poco prima della decisione di chiudere l'Italia causa contagi da Coronavirus, quello che è passato alla storia come il lockdown del Paese, molte persone, residenti in Campania, sono arrivate dal Nord per tornare dai propri affetti e restare in casa. In alcuni casi hanno veicolato il contagio, provenendo loro malgrado da zone ad altissima percentuale di infetti da Covid-19 seppur asintomatici. Da allora molto è cambiato: i trasporti ferroviari, autostradali e marittimi sono stati messi sotto stretta sorveglianza e sono stati ridotti ad esclusiva necessità documentata.
Ora, con la Fase 2 qualcosa cambierà dal 4 maggio e in regioni come la Campania, dove il Coronavirus è arrivato seminando morte ma fortunatamente in percentuale minore rispetto a quanto purtroppo avvenuto al Nord Italia, la paura è quella di una ripresa del numero di contagi con la ripresa degli spostamenti Nord-Sud. Per questo motivo, qualche giorno fa, il presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, aveva parlato di «chiusura dei confini», una ipotesi inattuabile in assenza di uno specifico provvedimento di governo. È chiaro che la Campania cercherà se non di arginare quanto meno di monitorare i flussi di residenti campani che arrivano dal Nord del Paese o comunque da fuori.
Fino ad ora erano vietati gli spostamenti, ognuno doveva rimanere nel luogo in cui si trovava, ma il nuovo dpcm ha cancellato questa restrizione specificando che "è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Ora si potrà tornare, ma per gli spostamenti tra le regioni si dovrà comunque osservare un periodo di quarantena di 14 giorni. La Regione Campania sta studiando una nuova ordinanza specifica per il ritorno per i residenti che sono fuori Regione, adeguandosi alle indicazioni del Governo e sottolineando la necessità di avvisare l'Asl al proprio arrivo a casa.
Sarà la task force guidata dal manager Vittorio Colao a decidere su base nazionale le linee guida del Paese, delegata dal governo a tracciare le regole per la ripartenza del Paese. Dunque la Campania spera in controlli "a monte", ovvero prima di imbarchi in aereo o sui treni o viaggi in auto. L'obiettivo è per tenere sotto controllo gli arrivi da altre regioni segnalando il proprio arrivo, anche se avviene con mezzi privati, alle autorità sanitarie campane, per la necessaria quarantena.