Favori al clan Lo Russo, arrestati due medici insospettabili

Una vicenda intricata quella che ha portato all'arresto, questa mattina, di due insospettabili medici napoletani: i due professionisti, due fratelli, uno anestesista e l'altro chirurgo estetico che lavoravano in cliniche private a Chiaia e al Vomero, nella Napoli Bene, sono stati arrestati dagli uomini della Dia di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, con l'accusa di favoreggiamento nei confronti del clan Lo Russo, i cosiddetti "capitoni" egemoni a Miano, periferia Nord di Napoli. Nell'ambito delle indagini sono stati arrestati anche il cognato del boss Carlo Lo Russo (in carcere, diventato collaboratore di giustizia) e altri due soggetti ritenuti contigui al clan, mentre agli arresti domiciliari è finita la sorella del boss.
Stando a quanto emerso dalle indagini, i due medici avrebbero reinvestito soldi provenienti da attività illecite del clan, acquisendo noti ristoranti di Napoli chiusi dopo la detenzione dei loro proprietari, che però continuavano a mantenerne di fatto il controllo. La vicenda si complica, però, quando le attività commerciali tornano in possesso dei legittimi proprietari: i due medici diventano vittime del clan con il quale inizialmente avevano stretto una collaborazione economica, che comincia ad estorcere denaro ai due professionisti; questo secondo filone dell'indagine ha portato all'arresto del cognato e della sorella del boss Carlo Lo Russo e di altre due persone contigue al clan.