Estorsione aggravata dal metodo mafioso. È il capo di accusa con cui è finito in manette, lunedì 18 febbraio, Eduardo Saltalamacchia, 36 anni, ritenuto a capo di un gruppo emergente malavitoso dei Quartieri Spagnoli. L'uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, con lui altre tre persone, tra cui Ciro Burraccione, 38 anni, che sono riconducibili allo stesso gruppo; per i quattro ci sarà nei prossimi giorni l'udienza di convalida. I fatti contestati risalgono al 2 ottobre scorso, la vicenda che ha portato al fermo è intrisa di dinamiche di camorra: uno scooter rubato, l'intervento della malavita locale per far tornare il mezzo al proprietario, il tutto per rafforzare il potere della cosca nel quartiere imponendosi come punto di riferimento capace di “risolvere problemi”.
Eduardo Saltalamacchia era da tempo nel mirino degli investigatori, che lo avevano individuato come vertice di un manipolo di pregiudicati che starebbe tentando l'assalto ai Quartieri Spagnoli, scalciando definitivamente i Mariano, cosiddetti "Picuozzi", anche con il supporto del clan Sibillo, a cui sarebbero legati per via di una parentela con un pregiudicato di un gruppo vicino.